In una settimana il prezzo scende e una promozione scalza l'altra, facendo sentire presi in giro i consumatori
di Lettera firmata

La politica commerciale messa in campo dall’azienda Iqos, cuore pulsante della Philip Morris per la commercializzazione di dispositivi da fumo con tabacco riscaldato, nelle ultime settimane è a dir poco disarmante.
I clienti che hanno acquistato in occasione del Black Friday un dispositivo Iqos 3 duo, al costo di 59 euro, appena una settimana dopo, scorgono sul sito che Philip Morrisi abbasa ulteriormente il prezzo, portandolo a 49 euro.
Il web insorge e il servizio clienti cala in affanno.
Gli utenti Iqos, che in Italia saranno qualche milione, recriminano la differenza del costo sostenuto per l’acquisto di un dispositivo in promozione, rispetto a quello che avrebbero potuto gestire approfittando di una seconda promozione Iqos a distanza di 8 giorni. Il rammarico della clientela Iqos risiede tutto nella scorrettezza commerciale che Philip Morris Italia avrebbe messo in campo. Uno sgarbo nei confronti dei clienti, si legge nelle note a corredo dei commenti sulle pagine social di Iqos, che non racconta la storia di una grande azienda e non dà, soprattutto, la corretta misura di affidabilità della Philip Morris.
Nella campagna promozionale di Iqos non esisterebbe alcuna tutela del consumatore che si vede oggi ingannato all’acquisto da una promozione per poi subirne un’altra più favorevole in termini di spesa a distanza di appena 8/10 giorni.
Tanti clienti Iqos, gabbati da una campagna promozionale poco affidabile in termini di tutela e soddisfazione della clientela? Sembrerebbe proprio di sì. I clienti Iqos si chiedono dove risiederebbe l’etica della Philip Morris, con una sfera d’azione commerciale circoscritta a una corsa sulle montagne russe pur di vendere al ribasso un dispositivo in più.
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