Lettere in redazione
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06/04/2023 10:00

La tragica usanza di legare e intrappolare le colombe a Pasqua a Modica

Riceviamo e pubblichiamo

di Redazione

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La tragica usanza di legare e intrappolare le colombe a Pasqua a Modica
La tragica usanza di legare e intrappolare le colombe a Pasqua a Modica

 Modica – Colombe di Modica.
Alcuni anni fa la corte del chiostro di Palazzo San Domenico, sede del comune di Modica, fu interamente chiusa all’altezza della gronda con una rete per impedire agli uccelli di entrarvi e poggiarsi sui timpani delle finestre o ripararsi nel portico del piano terreno; finché la rete fu tenuta là in alto, gli elementi architettonici restarono indenni dagli escrementi di questi animali, tuttavia alcuni piccioni e passeri, nel tentativo di entrare dall’alto nello spazio del chiostro, vi restarono intrappolati e nessuno si curò o poté liberarli: morirono dopo giorni e restarono là a decomporsi al sole. Poi la rete fu tolta sì, ma non per disposizione degli amministratori comunali che ne avevano disposto l’istallazione… provvidenziale fu un’inusuale ed abbondante nevicata che la fece collassare!

Due anni fa Modica concorse a capitale della cultura… suppongo che l’atroce fine di quegli uccelli non sia stata considerata fra i criteri di valutazione per la candidatura.

Un’antica tradizione modicana prevede che il giorno di Pasqua due processioni partano da due Chiese diverse portando con sè i simulacri della Madonna e del Cristo Risorto; al momento in cui le processioni si incontrano e la statua della Madre si riunisce a quella del Figlio vengono liberate alcune colombe. L’evento ha l’aura del “bello” per la calca di cristiani che assistono con gli abiti della festa e, credo, anche per chi, cristiano e no, sta leggendo. Tuttavia a questa narrazione manca il risvolto tragico per i ‘simboli’ della Pasqua: le colombe! Infatti i membri delle confraternite che organizzano l’evento legano dei lunghi nastri colorati alle zampe delle colombe prima di liberarle, nastri che poi nessuno scioglierà… È facile intuire come questi ornamenti costituiscano poi un pesante impedimento al volo, spossando gli animali e riducendo la mobilità delle zampe. Poi i lunghi nastri legheranno loro le ali o si agganceranno ad un ramo o qualcosa di simile; così intrappolate moriranno dopo una lunga , crudele e dolorosa agonia. Con angoscia impotente mi configuro gli ultimi battiti di ali bianche a segnare la fine di quelle colombe. Vorrei un mondo diverso! Vorrei un mondo in cui la pervasività dell’uomo, religioso o meno, avesse rispetto della VITA e misericordia per le SOFFERENZE di qualunque essere vivente.

Vorrei che a Modica, per quest’anno e per tutti quelli a venire, avessimo pietà di quelle colombe, rispettassimo le loro vite di esseri senzienti, risparmiassimo loro la sofferenza gratuita di una lenta agonia e, quanto meno, ne avessimo compassione per il valore del simbolo che nell’intero mondo che si dice cristiano esse rappresentano.

Firmato Giovanna Sudano, Piera Papa, Rosaria Cardi, Paola Salonia, Tiziana Iozzia, Antonella Malasoma, Giorgia Denar,o Corrado Vizzini, Desirée Cataudella, Aurora Caschetto, Loride Scarso, Antonella Cardi, Marco Napolino, Rosario Sammito, Francesca Baglieri, Stefania Perotti,  Francesca Cuccio, Graziana Mililli, Mariuccia Genna, Enrichetta Guerrieri, Marianna Montemurlo, Giovanni Portelli, Francesca Tamburello, Maria Minardo, Giovanna Ravelli, Elvira Minardo,  Giuseppa Cavallo, Graziana Maucieri, Amelia Poidomani, Giovanna Destro, Francesco Azzarelli, Maria Laura Cardi, Giovanna Molè, Cicero Antonella, Cassarino Vincenzo, Cavallo Cristina, Modica Concetta, Regali Giovanni, Regali Giorgio, Regali Grazia, Francesca Modica, Alessia La Spina, Enrico Cianci, Mara Beccaletto, Clelia Beccaletto, Daria Donzelli, Francesca Castorina, Giuseppina Castorina, Giorgio Pagano, Cristina Pagano, Antonio Pagano, Marisa Iacono, Marcella Pace, Clelia Leone, Giuliana Leone, Maria Pina Battaglia, Pamela Vindigni, Giuseppina Bordonaro, Raffaele Papa, Isabella Bramanti, Ciro Montemurlo, Filomena Dicembrino, Mirella Pace, Rosetta Tribastone, Paolo Battaglia,  Riccardo Zingaro, delegato Oipa provincia di Ragusa.