Ragusa - Carissima redazione,
sono una vostra lettrice e a proposito di un caso che il vostro giornale Ragusanews ha sollevato questa estate, mi preme raccontarvi la mia esperienza.
News Correlate
In merito, alle spiagge dei nudisti, vorrei cogliere l'occasione per dire qualcosa che davvero mi ha e ci ha lasciati perplessi. Frequento in genere le spiagge di Randello, dove si vede sempre più spesso gente attenta all'ambiente agli animali e alla cura dei luoghi e che, con o senza costume, utilizza modalità rispettose per sé e per gli altri.
Un giorno, per scoprire la riserva tanto pubblicizzatami, mi sono recata a Marina di Ragusa fermandomi in una spiaggia un po' prima della riserva, anche questa molto bella, subito dopo un ristorante, chimano la zona Maulli, vicino all'ex discoteca La Fazenda. Peccato che, nel giro di poco tempo, mi sono ritrovata, io e il mio gruppetto, circondata da persone, la maggior parte di sesso maschile, intente in atti sessuali, di qualsiasi tipo, sia in spiaggia sia in acqua, incuranti totalmente di qualsiasi cosa e di noi.
In seguito, ci siamo accorti che la stessa esperienza é capitata anche ad altri e ci chiediamo, dunque, come possa una spiaggia pubblica e libera diventare, di fatto, di dominio di alcuni, che non rappresentano l'intera collettività, ma nemmeno, a mio, avviso, nessun altra categoria se non quella degli irrispettosi e prepotenti. In ogni caso, da allora, nessuno di noi ha avuto il coraggio di ritornare in quel luogo, di cui costoro hanno la pretesa di godere in modo esclusivo.