Scicli - Cara RagusaNews!
Per lanciare una rinfrescata di positività tra tutte le notizie allarmanti della settimana, vorrei aprire velocemente una mia piccola finestrella Sciclitana.
Qualche settimana fa, dopo un grave incidente cerebrale di mia madre, mi trovo nella sua città d’adozione: Parigi, seduta in uno stanzone grigio dell’imponente Ospedale Salpetriere e aspetto di ottenere il permesso per riportarla con me a casa. In Sicilia.
La Direttrice del premiatissimo reparto neurologico mi annuncia che non ha tempo per me, ma che mi lascia nelle mani del suo collaboratore, che d’altronde, nemmeno a farlo apposta, è di origini Italiane, così chiaramente, si occuperà ancora meglio di me…
Dopo un’altra mezz’ora passata a fissare una macchia di umidità sul muro, un giovane dai capelli arruffati e grembiule mal lavato si siede di fronte a me e in un mezzo dialetto napoletano mi fa capire che ha fatto tutti i suoi studi in Francia e che sa l’Italiano, si scusa assai, ma lo parla solo raramente. Non ho la forza di assecondarlo, ne di fargli piu’ di un sorriso… e gli recito la mia ormai rimasticata litania degli ultimi giorni, cercando di fargli capire la mia volontà di portare mia madre, condannata da cancro, embolia, ictus e più… a casa. In Sicilia. Dove vorrei che si godesse il sole, il sugo, la famiglia e altre cose essenziali in fin di vita. Niente..
Il ragazzino/ neuro-scienziato non mi guarda nemmeno in faccia, sfoglia il fascicolo di fronte e tutt’ad un tratto si ferma col dito irrigidito: “Ragusa?” “la vuole portare a Ra-gu-sa!!??”
”Beh… si…. cioe’ … a Casa insomma…"
“Senta, non glielo voglio dire io ma il Sud dell’Italia …e la Sicilia poi…non tiene proprio infrastrutture, e io, se fossi in lei, ci penserei due volte a toglierla da un centro palliativo così eccellente come il nostro. Qui siamo “all’avangarde” della geratria …e della neurologia. Ascoltiammè: ci pensi bene!”
Due giorni e 15 firme di rinunce legali dopo, atterriamo finalmente all’aeroporto di Comiso, dove sotto un sole meraviglioso, mia madre spalanca le braccia e bacia tutti: finanziere, bidello, barellista, infermiere … prima di dedicarsi religiosamente alla sua nuova dieta esclusiva di pasta al pomodoro. E qui, finalmente arrivo al punto. In meno di 24 ore scopriamo l’esistenza di un servizio di cure palliative a domicilio – detto Samot – che esiste a quanto pare solo in Sicilia.
Facciamo la conoscenza del medico curante: un uomo squisito, che dopo una vita dedicata alla chirurgia, ha deciso di restare al servizio degli ultimi malati. Quelli che ormai non hanno più nulla da sperare. Da vero professionista, destreggia emergenze e decisioni drammatiche con una precisione da direttore d’orchestra e malgrado le cento vibrazioni al minuto del suo telefonino, lo vedo prendere il tempo di soffermarsi nel cantiere di fronte a casa per conversare con gli operai, chiedendogli come stanno i loro cari che ha avuto il modo di curare. Un uomo che ha perso sua moglie tanto tempo fa e capisce, ascolta il dolore delle famiglie dimenticate dalle urgenze dei loro malati.
Ma non c’e’ solo lui. Un infermiere specializzato viene ogni giorno. Si presenta con un’aria di essersi perso all’uscita del liceo, sfilandosi uno zaino più grande di lui e con compitezza e cortesia d’altri tempi, fa iniezioni, flebo, e esami importanti, mettendo tutti noi a nostro agio. Mia madre viene sempre consultata e posta per prima: lei che i disumanizzanti servizi ospedalieri avevano ormai trasformato in un nome e numero. Fisioterapista, Psicologa, Assistente Sociale: una squadra di personaggi pieni di passione e dedicati al benessere di famiglie estenuate e di pazienti che hanno solo una voglia: esistere ancora. Un giorno mia madre non ci sarà più e ho paura di non saper esprimere in quel momento la mia profonda gratitudine a tutta la squadra Samot di Ragusa: non solo per le loro individuali accuratezze, ma sopratutto per avermi resa fiera di un servizio eccezionale che il mio paese offre con quella delicatezza e umanità, tutte Siciliane.
Con i miei piu' cordiali saluti a tutta la redazione di RagusaNews! Stefania