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14/09/2020 12:04

Libia: pescherecci sequestrati; armatori, governo ci ascolti

di Redazione

Libia: pescherecci sequestrati; armatori, governo ci ascolti
Libia: pescherecci sequestrati; armatori, governo ci ascolti

PALERMO, 14 SET “Se entro qualche giorno non si
troverà una soluzione ci recheremo a Roma con le famiglie dei
pescatori per far sentire ancor di più la nostra voce al Governo
Italiano”. Sono sconsolati Leonardo Gancitano e Marco Marrone i
due armatori di Mazara del Vallo dei pescherecci “Antartide” e
Medinea” sequestrati lo scorso primo settembre da militari
libici a circa 35 miglia a nord di Bengasi. Oltre agli equipaggi
dei due motopesca in cerca del “prezioso” gambero rosso in stato
di fermo vi sono anche Giacomo Giacalone e Bernardo Salvo:
comandante e primo ufficiale dei motopesca “Anna Madre” e
“Natalino” (registrato a Pozzallo ma con equipaggio mazarese)
riusciti a sfuggire alla cattura quella stessa serata.
   
Tutti e diciotto i marittimi si troverebbero “ospiti” in una
villa mentre i due pescherecci ormeggiati nel porto della
capitale della Cirenaica. Tra di loro anche alcuni tunisini
imbarcati nei pescherecci. Secondo alcuni organi di stampa i
marinai siciliani sarebbero finiti al centro di una piccola
crisi internazionale con risvolti giudiziari: “la marina legata
all’esercito del generale Khalifa Haftar che controlla la zona
di Bengasi ha avuto ordine dal comando generale, cioè dal
generale Haftar, di non rilasciare i pescatori italiani fino a
quando 4 calciatori libici imprigionati in Italia non saranno
liberati. Ma su di loro pende una condanna a 30 anni di carcere
per traffico di migranti. Per mesi le loro famiglie in Libia
hanno chiesto la libertà, sostenendo che erano soltanto
calciatori, atleti che volevano fuggire in Europa. Giovedì
scorso donne, uomini, bambine e bambini si sono presentati al
porto di Bengasi con fotografie e cartelloni: (ANSA).