La rete di contatti è più importante dei contenuti
di Redazione

Essere imprenditori oggi non significa solo prendere decisioni, tracciare rotte o guidare team. Significa anche prendersi la responsabilità di rappresentare il proprio lavoro, la propria azienda e la propria visione. Anche – e soprattutto – online. In questo contesto, LinkedIn è molto più di un social network: è uno spazio professionale che può rafforzare o indebolire la tua reputazione. Per questo, ignorarlo o lasciarlo vuoto rischia di essere un errore.
Chi guida un’azienda spesso si tiene alla larga da LinkedIn. Lo vede come un ambiente troppo social, pieno di post esibizionisti, di contenuti motivazionali fuori luogo, di persone che sembrano passare più tempo a farsi notare che a lavorare davvero. Il risultato è che molti imprenditori decidono di non esserci. Eppure, proprio per chi non ama l’esposizione fine a sé stessa, LinkedIn può diventare uno strumento potentissimo. Per raccontare la sostanza, per condividere valori, per farsi trovare pronti quando conta. Senza diventare influencer, senza dover pubblicare ogni giorno, senza tradire il proprio stile.
La presenza digitale è una responsabilità, non un’opzione
Presidiare LinkedIn non è un esercizio di vanità. È un modo per costruire credibilità nel tempo, per parlare in prima persona, per comunicare in modo diretto e coerente. È anche un gesto di responsabilità: le persone che lavorano con te, che valutano se affidarti un incarico o una collaborazione, che stanno cercando un’azienda con cui condividere un percorso professionale, oggi cercano chi c’è dietro. Non bastano più le brochure. Non bastano nemmeno i risultati. Serve qualcuno che li racconti con lucidità, misura e visione.
Il profilo non è una formalità: è la tua prima impressione
Tutto parte da un luogo molto semplice, e spesso sottovalutato: il profilo personale. Prima ancora di pensare a cosa scrivere, un imprenditore dovrebbe fermarsi e chiedersi: “Se qualcuno oggi cercasse il mio nome su Google, cosa troverebbe?”. E la risposta, il più delle volte, è proprio LinkedIn.
Il profilo, quindi, non può essere una formalità. Deve essere curato con attenzione, aggiornato con precisione, scritto con autenticità. Non servono frasi fatte, né slogan copiati. Serve raccontare in modo chiaro chi sei, cosa fai e, soprattutto, perché lo fai.
Se vuoi un esempio concreto di chi da anni lavora sul posizionamento professionale in questo ambito, puoi dare un’occhiata agli articoli scritti da Alessandro Gini, consulente Linkedin esperto in comunicazione: troverai spunti utili per costruire una presenza solida e coerente.
Pubblicare senza esagerare: si può fare, e funziona
Ma il profilo è solo l’inizio. La vera domanda che molti si pongono è: “Devo davvero iniziare a pubblicare contenuti?”. E la risposta è: dipende. Non è necessario postare ogni giorno, né diventare una figura costantemente presente nel feed altrui. Ma è utile esserci con continuità.
Anche solo un contenuto al mese, se pensato bene e scritto in modo autentico, può bastare per costruire una presenza riconoscibile. Non serve inventarsi nulla: basta condividere ciò che già accade. Un risultato significativo, una riflessione su un cambiamento, un errore che ha insegnato qualcosa, una decisione presa con coraggio. La sostanza non manca mai a chi guida. Spesso manca solo la voglia – o l’abitudine – di raccontarla.
L’autorevolezza non si misura in like
Autorevolezza non significa visibilità. Non è una questione di numeri, ma di coerenza. È quella sensazione che trasmetti quando qualcuno legge un tuo post e pensa: “Questa persona sa di cosa parla”.
E questa percezione si costruisce nel tempo, con poche parole ben scelte, con una presenza sobria ma costante, con un tono sempre riconoscibile. Chi ti legge deve capire che dietro c’è un imprenditore vero, non un comunicatore di professione. E proprio per questo, è più portato a fidarsi.
La rete di contatti è più importante dei contenuti
C’è poi un altro elemento che spesso viene dimenticato, ma che su LinkedIn fa la differenza quanto – se non più – dei contenuti: la rete di contatti. Coltivare connessioni vere, con persone che appartengono al tuo mondo professionale, è un modo concreto per amplificare la propria credibilità. Non si tratta di avere migliaia di follower, ma di essere presenti nella rete giusta. Quella che ti porta le opportunità che contano. Commentare i contenuti degli altri, mandare un messaggio dopo un incontro, partecipare con intelligenza a una conversazione online: tutto questo crea relazione. E la relazione è la base di ogni fiducia.
Ogni imprenditore può trovare il proprio stile
Ogni imprenditore può scegliere il proprio stile. C’è chi ama raccontare il dietro le quinte, chi preferisce condividere idee più astratte, chi parla del proprio team, chi si concentra sui valori aziendali. L’importante è che non si tratti di una strategia improvvisata. Serve direzione. Serve una linea chiara. E serve continuità. Comunicare oggi non è un gesto estemporaneo: è una responsabilità che fa parte del proprio ruolo.
LinkedIn è un asset strategico, non un gioco
LinkedIn, in questo senso è un ambiente dove la tua reputazione si costruisce ogni giorno. Anche quando non sei tu a parlare. Perché il modo in cui ti presenti – o non ti presenti – dice molto. Anche il silenzio comunica. E in un’epoca in cui tutto è accessibile, la mancanza di informazioni spesso pesa più della presenza di un contenuto sbagliato.
© Riproduzione riservata