Attualità
|
19/09/2009 20:53

Lite tutta dentro il Pd fra Digiacomo e Battaglia. L’ex sen. nega

di Giorgio Caruso

Modica – Erano “compagni” di partito. Le loro strade si sono divise per poi ricongiungersi all’interno del Partito Democratico, l’uno da segretario provinciale, l’altro da “ingombrante” new entry. Tanto tuonò che piovve. Pippo Digiacomo e Gianni Battaglia si sono vicendevolmente mostrati i denti, scatenando le preventivabili scintille.

E’ successo a Modica Alta, giovedì pomeriggio, durante le operazioni di voto per i delegati regionali e nazionali ai congressi del Partito Democratico. All’apertura del primo seggio in un circolo territoriale della provincia, ed anche in Sicilia, si è subito palesata l’anomalia siciliana. Due liste, su quattro, sostengono il candidato alla segreteria nazionale Pierluigi Bersani, ma, per la segreteria regionale, l’una (area Gianni Battaglia) sostiene il candidato Mattarella, l’altra (area Digiacomo) il candidato Lumia. Il vicesindaco di Vittoria, Gianni Caruano, in qualità di rappresentante della mozione Bersani in provincia, ha deciso di non accogliere la lista Bersani-Lumia che vedeva come capolista proprio il segretario provinciale Digiacomo ed a seguire il coordinatore cittadino del Pd Giancarlo Poidomani, il suo vice Ezio Castrusini ed il presidente dell’assemblea cittadina Carmela Giannì. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Alla presenza di tutti i maggiorenti del Pd ibleo, è scoppiato un vero e proprio pandemonio. Testimoni diretti raccontano di insulti e “parole grosse” volate tra le volte della sezione di Modica Alta, e, addirittura, di qualche spintone. Da Pozzallo è giunto il deputato regionale Roberto Ammatuna, da Ragusa sono arrivati alcuni “fedelissimi” dell’ex senatore Battaglia, tra cui il consigliere comunale Peppe Calabrese. Per un’oretta circa gli animi sono stati infuocati e, con difficoltà, si è giunti ad una soluzione accomodante per entr ambe le “fazioni”: si accoglie la lista Bersani-Lumia, fuori però il capolista Digiacomo per fare posto all’unico iscritto nella lista Bersani-Mattarella, Giorgio Casa. Alla fine, il responso delle urne ha sancito la fine, momentanea, delle ostilità, dando per vincitori tutti. Infatti, per la segreteria nazionale, da Modica Alta sono giunti 22 voti per Bersani, con l’elezione di tre delegati, 21 voti per Franceschini che “incassa” anche lui tre delegati, ed un solo voto per Ignazio Marino. Per la segreteria regionale invece i voti per Lumia sono stati 26 (grazie a qualche “franceschiniano trasversale”), 5 per Mattarella ed 11 per Lupo che fa “ticket” proprio con Dario Franceschini. Lumia ha dunque raccolto quattro delegati, uno a testa per Mattarella e Lupo.

Considerando che quello di Modica Alta era il primo circolo in Sicilia ed in provincia dove si è andati al voto, c’è da credere che, se non si giunge ad una soluzione condivisa, negli altri circoli si rivedranno le stesse scene, palesanti una diversità di animi e di storie politiche alle spalle, che, in questo frangente, convivono a fatica all’interno dell’unico partito.


La replica di Gianni Battaglia

 

“Non ho partecipato ad alcuna rissa. Io a Modica Alta non c’ero ed, anzi, auspico che la stagione congressuale in provincia di Ragusa possa celebrarsi in maniera serena”: A dichiararlo è Gianni Battaglia, alla luce di quanto accaduto nel corso delle operazioni di voto per l’elezione dei delegati, ai congressi regionale e nazionale, del circolo del Pd di Modica Alta. “Non credo che si debba arrivare alle risse – afferma l’ex senatore -. Io non ero presente a Modica Alta così come non lo sarò nei prossimi appuntamenti nei circoli provinciali, ad eccezione dei circoli di Ragusa, dove sono chiamato anche a votare”.
Battaglia, da pochi mesi nel Pd, sta seguendo da vicino le vicende congressuali, a livello regionale, in quanto esponente della mozione Bersani in Sicilia. “Ma non ho alcun ruolo a livello provinciale – tiene a precisare ancora l’ex inquilino di palazzo Madama -. Il presentatore della mozione Bersani in provinciale è il vicesindaco di Vittoria Gianni Caruano”. Gianni Battaglia tiene anche a precisare che “non ci sono due mozioni Bersani. In Sicilia, così come in Puglia, si presenta un’anomalia. Vi sono cioè, a fronte di tre candidati alla segreteria nazionale, quattro candidati a quella regionale. La quarta
candidatura, quella di Beppe Lumia, non è legata ad alcuno dei tre candidati nazionali, quindi non si può parlare di una lista Bersani- Lumia. Tra l’altro – spiega ancora Battaglia – proprio lo stesso Bersani, dal suo sito nazionale, ha inviato una lettera ai tesserati siciliani, spiegando che il candidato alla segreteria regionale in “ticket” con lui è Mattarella. Inoltre – aggiunge ancora l’ex senatore – c’è anche una regola interna che vieta ai candidati nelle liste di Bersani, di essere candidati a sostegno di altre candidature che non siano quelle in ticket con lo stesso candidato nazionale”.