Cronaca
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12/06/2025 09:11

L’omicidio di Caltagirone dovuto a uno scambio di persona

di Redazione

Caltagirone – Nell’abitazione di Contrada Noce, il povero Raffaele Maruca, 64enne operatore ecologico è stato ucciso a colpi di pistola.

Gli uomini della Sezione Investigative Scientifiche hanno subito annotato le macchie di sangue finite sulle pareti dell’abitazione. Quei bossoli rinvenuti a terra e, infine, l’analisi delle immagini delle telecamere a circuito chiuso installate nella zona da diversi residenti. I militari dell’Arma hanno chiuso il cerchio nel giro di poche ore.

Gli investigatori hanno poi accertato che l’omicidio sarebbe avvenuto tra le 9 e le 9.30 di lunedì mattina. Tre colpi di pistola 7,65: e poi la fuga.

Ma quello che emerge dall’interrogatorio del cinquantaquattrenne Corrado Rametta, fermato e accusato dell’omicidio di Maruca appare essere ancora più inquietante. La sua sarebbe stata una spedizione punitiva mortale contro, però, la persona sbagliata. Il cognato della vittima avrebbe acquistato all’asta un immobile pignorato al presunto carnefice. Da qui un sentimento di rivalsa che avrebbe portato Rametta a compiere il delitto. Partito da Avola, arrivato a Caltagirone e rientrato nel siracusano trovando rifugio nella stessa casa che sarebbe stata il “movente”, il 54enne è stato poi rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Noto.

Rametta ha consegnato l’arma con la quale avrebbe fatto fuoco. C’erano ancora cinque colpi in canna. Trovati anche i vestiti sporchi di sangue dei quali si era disfatto.