di Redazione
Fermo restando tutta la solidarietà nei confronti dei marinai di Donnalucata che stanno vivendo una grave crisi economica per cause indipendenti dalla loro volontà, occorre precisare alcuni punti essenziali della complicata vicenda che riguarda lo scalo di alaggio di Donnalucata.
L’assessorato ai LL. PP. Regionale si è attivato tempestivamente nei mesi scorsi, stanziando una cifra superiore a ? 40.000 destinati all’urgente dragaggio della struttura esistente, grazie all’impegno dell’assessore d.ssa Agata Consoli che, su sollecitazione dell’on. Orazio Ragusa si è mostrata subito sensibile alle difficoltà che sta attraversando la marineria locale. Tuttavia alla risposta immediata dell’autorità politica si sono opposte le lungaggini burocratiche tipiche di troppi uffici pubblici. Per essere più precisi:
Nel progetto di dragaggio del porto è previsto il ripascimento della spiaggia limitrofa con la sabbia asportata dal porto. L’autorizzazione di tale operazione ha incontrato però delle difficoltà a causa dei valori sospetti di alcune sostanze contenute nella sabbia. Pertanto il via libero al progetto di dragaggio è stato rallentato dalla necessità di ulteriori e lunghe analisi della sabbia della spiaggia limitrofa. Analisi che sono state puntualmente effettuate ed il cui esito consentirà nell’arco di tempi brevi il dragaggio del porto e il conseguente ripascimento della spiaggia. Dunque delle complicazioni di ordine ambientale e di ordine burocratico che hanno rallentato oltremodo l’iter del progetto che deve consentire la bonifica dell’approdo di Donnalucata.
Quanto si legge in alcuni articoli di stampa, a proposito di inadempienze da parte degli organismi politici regionali, è perciò destituito da ogni fondamento.
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