Giovanni Mauro: Il fallimento dell’attuale classe politica iblea
di Redazione


Ragusa – “Un ulteriore fallimento per la nostra Provincia”.
Commenta così Giovanni Mauro, di Grande Sud, la notizia battuta oggi da La Stampa di Torino, secondo cui l’Unione Europea chiederà la restituzione dei fondi comunitari stanziati e spesi per l’aeroporto di Comiso qualora l’aeroscalo non dovesse aprire entro il 2012.
Giovanni Mauro, da presidente della Provincia Regionale di Ragusa, nel 1995, ottenne, grazie alla collaborazione con l’on. Gianfranco Miccichè, allora sottosegretario ai trasporti, il finanziamento per lo studio di fattibilità del Konver, il progetto di conversione della base missilistica in aeroporto civile di Comiso.
“La classe politica che ci lascia –commenta Mauro- non è riuscita a proseguire il lavoro da noi iniziato. E’ questo il sintomo della sua inadeguatezza e della sua permanenza deleteria al governo delle istituzioni e delle rappresentanze locali.
Anche un bambino capirebbe che se grazie all’impegno di cinque milioni di euro se ne possono mettere a frutto e a reddito 80 milioni, è il caso di impegnare tali somme. Chiederemo al futuro presidente della Regione, Gianfranco Miccichè, di fare la propria parte per consentire all’aeroporto di Comiso di aprire.
Con il nuovo Governo si dovranno modificare i termini di accordo con il ministro Passera, per ottenere la riclassificazione adeguata del sito aeroportuale.”
L’Unione europea si prepara, come rivela “La Stampa” in edicola oggi, a chiedere la restituzione di 20 milioni di euro di fondi strutturali erogati per la costruzione dello scalo ragusano. Bruxelles è stata chiara: se l’aeroporto non apre entro quest’anno dovete restituire i soldi. L’Ue eroga i fondi (circa il 50%) per opere di interesse pubblico sulla base di piani precisi. Il progetto viene poi monitorato da Bruxelles. E’ ovvio che se non viene realizzato o il denaro sono utilizzati in modo non regolare, cioè diversamente da quanto pattuito, Bruxelles ha diritto a chiedere allo Stato membro di restituire i soldi stanziati.
Claudio Fava: E’ giusto che l’Europa chieda indietro i soldi
”L’Europa ha il diritto di chiedere la restituzione dei capitali investiti nell’aeroporto di Comiso e la Sicilia non ha scuse campanilistiche da accampare. L’unica cosa da fare e’ convocare, dopo le elezioni, una immediata conferenza di servizi con l’Enac, l’Enav e l’ente di gestione dell’aeroporto per far partire lo scalo di Comiso entro l’anno”. Lo dice il candidato alla Presidenza della Regione siciliana e leader di Sel, Claudio Fava. “E’, questa, una delle priorita’ del nostro programma – aggiunge – ma passa anche attraverso un dubbio: ha senso, in termini di naturale competizione sul mercato, che gli aeroporti di Comiso e di Catania abbiano come proprietario la medesima societa’?”.
Pippo Digiacomo, Pd: fava si informi prima di parlare a vanvera
”Ci fa piacere che adesso Fava si interessi al destino dell’aeroporto di Comiso, ma un candidato alla presidenza della Regione dovrebbe informarsi bene prima di intervenire su certi argomenti”. Lo dice Pippo Digiacomo, deputato regionale siciliano del Pd, commentando le dichiarazioni del candidato alla presidenza della Regione siciliana, Claudio Fava, in merito alla struttura aeroportuale di Comiso. In particolare Fava ha sollevato critiche sul fatto che la stessa societa’ gestisca gli scali di Catania e Comiso. ”La societa’ di gestione di Comiso – aggiunge Digiacomo – e’ stata individuata attraverso una gara europea, che rappresenta una garanzia di trasparenza: stupisce che proprio Fava, che ha trascorso molti anni a Bruxelles, non conosca queste regole elementari. Oltretutto la gara si e’ svolta nel 2007 quando Fava era parlamentare europeo ed ha avuto ben cinque anni di tempo per sollevare alle autorita’ competenti eventuali questioni sulla limitazione della concorrenza, ma non lo ha fatto. Se ne ricorda adesso, in campagna elettorale” conclude.
Crocetta scrive a Monti: Salviamo l’aeroporto
”Per responsabilita’ dei governi la Sicilia deve restituire 20 milioni all’Europa, mentre l’aeroporto di Comiso rimane chiuso. Quello che sta accadendo e’ veramente assurdo”. Lo dice in una nota Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della regione Sicilia, commentando la notizia secondo la quale l’Ue si prepara a chiedere la restituzione di 20 milioni di euro di fondi strutturali erogati per la costruzione dello scalo ragusano, se l’aeroporto non aprira’ entro quest’anno.
”L’aeroporto e’ pronto per essere aperto – aggiunge – e dopo che si sono spesi circa 30 miliardi di euro, per il disimpegno dei governi rispetto al personale tecnico di terra, si impedisce l’apertura di un aeroporto fondamentale allo sviluppo alla fascia centro sud orientale dell’isola, e allo sviluppo dell’intera agricoltura regionale. Attraverso Comiso infatti, i nostri prodotti alimentari freschi, potrebbero raggiungere giornalmente tutta l’Europa. Potremmo aprire al traffico di passeggeri col nord Africa e decongestionare cosi’ gli altri aeroporti siciliani. Inspiegabilmente non si fa, e oltre al danno adesso la beffa, dovendo restituire all’Europa i fondi perche’ l’aeroporto non apre. Faccio appello a Monti – conclude Crocetta – affinche’ intervenga per sboccare la situazione e impedire l’ennesima azione a danno della Sicilia”.
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