Attualità
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09/09/2007 00:00

L’ultima trovata: notti bianche in tutti i Comuni

di Redazione

Notti bianche a go-go. In tutti i comuni e in un periodo compreso tra aprile e maggio del prossimo anno. E’ la proposta che la commissione Turismo e spettacolo della Provincia consegna alla giunta guidata da Franco Antoci perché la trasformi in realtà. L’organismo consultivo di viale del Fante si è pronunciato all’unanimità, mentre la proposta era partita dal capogruppo della Margherita Fabio Nicosia.
L’esponente diellino spiega perché la proposta può diventare importante: «Sono manifestazioni culturali aperte a tutti e gratuite, che hanno sempre avuto successo. E’ giusto che la Provincia – aggiunge – si faccia carico di compartecipare e ancor di più di coordinare una vera e propria rassegna, che, se adeguatamente pubblicizzata, porterà anche un flusso turistico nei week-end di svolgimento». Per Nicosia, in questo modo, «si impegnano fondi provinciali per sostenere iniziative importanti e di crescita e promozione del territorio, togliendo spazio alle troppe attività una tantum che ancora gravano sul bilancio provinciale».
L’idea approvata dalla commissione prevede che la Provincia concerti con i comuni le varie iniziative ed il tema di ognuna di queste notti bianche. Inoltre, compartecipa nella misura massima del 50% del bilancio preventivo di ogni singola manifestazione. Il calendario, inoltre, dovrà essere redatto per tempo, in modo da presentarlo come prodotto turistico alle Bit che si svolgeranno nel 2008.
Non è affatto d’accordo il capogruppo di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, che trova «bizzarra e difficilmente comprensibile la proposta fatta da alcuni consiglieri provinciali di istituzionalizzare le notti bianche». Iacono ricorda che «questa provincia non ha bisogno di comunità “virtuali” a spese della collettività, ma ha necessita indifferibile di avviare un serio piano strategico di sviluppo sostenibile e per realizzarlo non ha bisogno di folle solitarie ma di una comunità caratterizzata civicamente e, quindi, ricca di quel capitale sociale che alimenta lo sviluppo di una comunità e garantisce rendimenti istituzionali ed economici». Per Iacono, «una classe politica all’altezza del ruolo dovrebbe guidare i processi non pensare, banalmente, a far girovagare le persone di notte, distribuendo vino, salsicciotti e sottofondo musicale».