Sabato nel foyer si inaugura la mostra “Altre dicerie”
di Redazione
Modica – “L’uovo di Gretchen”, debutterà domenica 30 gennaio alle ore 18 al Teatro Garibaldi di Modica. Lo spettacolo sullo scrittore Gesualdo Bufalino, scritto e diretto da Enzo Ruta, è il secondo appuntamento del cartellone “Teatro Aperto” della Fondazione Teatro Garibaldi.
Si tratta di una novità teatrale, un testo finora inedito che Enzo Ruta ha scritto muovendo dal racconto “Voci di pianto da un lettino di sleeping-car” di Bufalino, ma in realtà ispirandosi a molti dei temi che ricorrono nella produzione dello scrittore comisano. Il professore Bufalino è qui un viaggiatore in uno scompartimento di treno, in compagnia di un personaggio che è il suo “guardiano delle rovine”, col quale intrattiene un dialogo attraverso cui si svelano le sue contraddizioni.
“Il tema del viaggio in un treno di notte è un topos letterario –spiega Enzo Ruta- e si sa, spesso gli scompartimenti, grazie all’anonimità, favoriscono il parlare a ruota libera di argomenti che è più facile affrontare con gli sconosciuti. L’infanzia, la vita con i suoi inganni e altro. E quando il professore resta solo e si accinge al sonno della notte, in sogno gli appare la madre, figura interessante della biografia di Bufalino: memorie, ricordi, sapori di una infanzia evocata e poco vissuta. Il sogno svanisce e il professore pensa a Dio, ingaggia con lui una lotta impari, lotta che diventa un umanissimo grido di preghiera addolcito dall’abbraccio della madre che gli consente, con l’innocente gioco delle bolle di sapone, il recupero di un attimo di infanzia”.
Il testo è affidato agli attori Vittorio Rubino, Emanuele Sipione, Giada Ruggeri e Itria Schembari. Le scene sono di Tonino Migliore, i costumi di Loredana Roccasalva e le elaborazioni musicali di Gianluca Abbate.
In concomitanza con la prima dello spettacolo sabato 29 Gennaio alle ore 18,00 nel foyer del Teatro sarà inaugurata la mostra di chine di Guglielmo Manenti “Altre dicerie…” (illustrazioni di Diceria dell’untore), che resterà visitabile fino al 5 febbraio.
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