di Redazione
La Cgil, dunque, è convinta che la normativa in proposito vada aggiornata. E con questo obiettivo, assieme ad Acli, Arci, Avviso pubblico, Sos impresa, Legacoop, Centro Pio La Torre ha presentato un disegno di legge di iniziativa popolare, ”Io riattivo il Lavoro”, che ha già iniziato il suo iter in Parlamento, e che prevede strumenti per il sostegno alle imprese che emergono alla legalità e per la tutela dei lavoratori. ”Auspichiamo, e ci sono segnali positivi in tal senso ha detto Luciano Silvestri del dipartimento nazionale legalità della Cgil , che si vada a una rapida approvazione. Riconsegnare alla collettività rapidamente un’attività produttiva garantendo così l’occupazione è la migliore risposta che può venire dallo Stato. Dotarsi al più presto di strumenti operativi di sostegno alle confische diviene, dunque, fondamentale”. Secondo Pagliaro, infatti, “il messaggio che arriva lo Stato e si perde il lavoro, sarebbe un fallimento, un segnale pericoloso. Le aziende tolte alla mafia sono una sfida per tutti ha rilevato Pagliaro , occorre superare le falle dell’attuale legislazione e fare dei beni confiscati un’occasione di sviluppo e occupazione nella legalità”. Il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà, ha rilevato che oggi i sequestri riguardano per il 55% il settore terziario. Ieri hanno scioperato a Castelvetrano i lavoratori dei supermercati 6 G.D.O, nelle settimane scorse gli edili e i dipendenti del Bingo Las Vegas per chiedere velocizzazione dei tempi e garanzie sull’occupazione. Ed è un bene confiscato, l’hotel San Paolo Palace, che ha ospitato oggi l’iniziativa della Cgil. ”Talloneremo le istituzioni perché quest’azienda non chiuda ha detto Calà, se accadesse sarebbe un regalo all’illegalità”.
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