di Redazione

Palermo, 13 nov. “Non verranno aumentate le misure di sicurezza per il pm Antonino Di Matteo nè il magistrato verrà trasferito in una località segreta con la sua famiglia”. Lo conferma il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, parlando delle minacce che sarebbero state proferite dal capomafia Totò Riina dal carcere nei confronti del pm che rappresenta l’accusa nel processo per la trattativa tra mafia e Cosa nostra. “Non c’è una seria prospettiva che prevede il trasferimento del pm Di Matteo in una località protetta spiega ancora Messineo Di Matteo fruisce di un adeguato servizio di protezione tale da consentirgli di svolgere una vita di relazione e lavorativa normale, quanto può essere normale la vita di un magistrato sotto scorta”. “Le misure di sicurezza di cui usufruisce sono già adeguatamente elevate dice ancora ma questo potrà essere materia che potrebbe riguardare altri magistrati che si occupano del processo della trattativa”.
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