Attualità
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15/11/2008 10:08

Mafia Spa al mercato ortofrutticolo di Vittoria

di Redazione

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Nonostante le retate delle Forze dell’ordine e la maggiore collaborazione degli imprenditori, la criminalità organizzata impera al mercato ortofrutticolo di Vittoria. La sentenza forte arriva da Riccardo Santamaria, presidente di «Sos impresa- fascia trasformata» Lo dice un competente e un sopravvissuto per essere stato oggetto di «tiro a bersaglio» dei clan durante gli anni di piombo vittoriesi.

Riccardo Santamaria trae spunto da un dettagliato quanto spietato resoconto delle attività svolte dalla «mafia spa», che avrebbe prodotto un fatturato nazionale di circa 130 miliardi di euro e di un utile che s’aggira intorno ai 70 miliardi di euro. Nel solo ramo commerciale, emerge dalle statistiche, il fatturato tocca i 92 miliardi di euro, all’incirca il 6% del Pil nazionale. «E il mercato ortofrutticolo di Vittoria –afferma- è il crocevia del malaffare organizzato e si concentra tra i comuni di Vittoria, Comiso, Ragusa».

Senza alcun timore, Santamaria rilascia dichiarazioni sul mercato che faranno discutere. «L’ortofrutticolo di Vittoria è stato e continua ad essere crocevia di traffici illeciti. Purtroppo non solo ortaggi e primizie: nell’area iblea e del Sud Est siciliano transitano anche camion che trasportano armi e droga. Un fenomeno che, stando alle segnalazioni, continua e su cui occorre far quadrato».

Ad aggravare la situazione, il rischio usura. Più forte è la crisi, più s’alimenta l’attività dei cravattari. «Credo che con la crisi sempre più imperante- ammonisce Santamaria- l’usura aumenterà notevolmente. Non riusciamo a dare risposte concrete. C’è gente molto indebitata che ha bisogno di liquidità e cade nella rete degli usurai. La legge nazionale antiusura in qualche modo si è arenata. Probabilmente occorre concretamente metter mano ad alcune modifiche, che siamo pronti a proporre come organizzazione, e dobbiamo pensare anche ad un fondo di rotazione che vada a coprire il 7,50% richiesto dalle banche. Forse soltanto in questo modo potremo offrire nuove speranze soprattutto ai commercianti che stanno vivendo momento decisamente difficili».

Corrierediragusa