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08/10/2025 09:50

Manovra finanziaria, il cambio del medico si farà in farmacia. Ecco la pace fiscale

In farmacia si cambia anche il pediatra senza doversi recare all'Asl

di Redazione

Roma – La tassa sulle banche entra ufficialmente nel menù della prossima manovra. A mettere il piatto in tavola ci ha pensato direttamente la premier, Giorgia Meloni parlando a Porta a Porta. «Non ho intenti punitivi verso il sistema bancario, che è un asset della nazione», ha detto Meloni, spiegando però di confidare che «si possa trovare una soluzione anche quest’anno, perché», ha aggiunto, «c’è chi ha potuto contare su uno scenario migliore, anche generato da quello che la politica ha fatto. Ci invece sono degli italiani che però ancora vanno messi in sicurezza, e penso che si possa chiedere una mano», alle banche «come l’anno scorso». A fargli eco da Livorno, è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che è tornato a chiedere un contributo alle banche in virtù dei loro «enormi profitti». Profitti, ha sottolineato il ministro, fatti «gestendo la ricchezza».

Giorgetti ha di nuovo dato un “piccicotto” agli istituti, sostenendo che «molti prestiti vengono erogati solo se c’è la garanzia dello Stato», così «quando c’è da prendere gli interessi attivi se li prendono loro, quando c’è la perdita se la deve prendere lo Stato». Il taglio delle garanzie pubbliche, in realtà, preoccupa probabilmente più le imprese che le banche. Il timore èc he senza la “fideiussione” pubblica molte pmi non siano nelle condizioni di poter passare i rigidi esami del sistema bancario sul merito creditizio e, dunque, perdere gli affidamenti. Giorgetti, che oggi sarà ascoltto in Parlamento e poi è atteso in un vertice di maggioranza sui contenuti della manovra, ha anche aperto alla pace fiscale (assente del documento programmatico di finanza pubblica trasmesso in Parlamento) e al taglio dell’Irpef al ceto medio con la riduzione della seconda aliquota dal 35 al 33 per cento per i redditi fino a 50 mila euro.

Intanto dopo più di un anno di esame in Parlamento per il disegno di legge sulle semplificazioni firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, oggi potrebbe essere il giorno della svolta. Il testo è atteso al voto finale del Senato. Un provvedimento che nel passaggio a Palazzo Madama ha più che raddoppiato gli articoli, passati da 33 a 73 dopo l’approvazione di una settantina dei 451 emendamenti presentati. Le novità non sono poche. A partire da quelle che riguardano il rapporto tra i cittadini e la Sanità. Un rapporto in cui le Farmacie avranno un ruolo sempre più centrale. I ragazzi dai 12 anni in poi, potranno effettuare qui i vaccini. E non solo quelli contro l’influenza come adesso, ma anche altri obbligatori, come per esempio quelli contro l’Epatite C.

CAMBIO MEDICO DI BASE

Così come nelle farmacie si potrà scegliere o cambiare il medico e il pediatra di base, senza la necessità di doversi recare in una Asl. Per la “liberalizzazione” dei dehors di Bar e Ristoranti decisa durante la pandemia, arriva una nuova proroga agganciata ad una riforma della materia. Le deroghe attuali rimarranno valide fino al 30 giugno 2027 (rispetto alla scadenza attuale del 31 dicembre 2025). Entro la fine del prossimo anno il governo dovrà adottare un decreto legislativo di riordino e coordinamento delle norme sulle concessioni di aree pubbliche. Nel passaggio parlamentare diverse novità sono state introdotte anche in materia di assunzione di personale immigrato di “alta fascia”, vale a dire per i lavoratori stranieri altamente qualificati. Per loro il termine per il rilascio del nulla osta viene ridotto da 90 a 30 giorni, accelerando così sensibilmente le procedure di ingresso n Italia per questa categoria di lavoratori.

IL PRINCIPIO “ONCE ONLY”

Il provvedimento inoltre potenzia il principio “once only”, che vieta di chiedere più volte a cittadini e imprese dati o documenti già trasmessi a un’altra amministrazione, imponendo banche dati interoperabili e comunicazioni d’ufficio. Si punta alla trasmissione e archiviazione solo digitale degli atti pubblici chiave, anche per gli atti di morte Diverse novità sono previste anche per l’Aci e per il certificato di proprietà dei veicoli. Quest’ultimo sarà digitalizzato. Tutta la documentazione e i dati attestanti la titolarità e le variazioni dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico saranno gestiti tramite piattaforme informatiche sicure, accessibili sia agli enti abilitati sia agli utenti finali attraverso servizi online. Nei giorni scorsi Zangrillo ha ricordato che il governo ha già “chiuso” 357 semplificazioni delle 600 previste dal Pnrr. Inoltre ha inaugurato il portale Italia Semplice, uno strumento che nasce esattamente dall’esigenza di far conoscere ai cittadini le misure messe in campo. Il portale per ogni ambito descrive nel modo più immediato le procedure e i cambiamenti che comportano per cittadini e imprese.

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