Benessere
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04/02/2019 20:51

Maratona, uno sport per molti, ma non per tutti

E' necessario avere i requisiti di idoneità fisica ed è fondamentale un allenamento corretto

di Redazione

Anziano maratoneta
Anziano maratoneta

Quali sono i requisiti fondamentali per correre una maratona?
Il presupposto per partecipare a questa corsa di resistenza di oltre 42 chilometri è essere idonei alla pratica sportiva agonistica, cosa che può essere stabilita solo dal medico specialista in Medicina dello sport, dopo una visita accurata e gli accertamenti previsti dalla legge.

Tutto ciò è necessario per escludere la presenza di controindicazioni, per esempio malattie cardiovascolari o respiratorie importanti oppure problematiche muscoloscheletriche. Il passo successivo è preparare un piano di allenamento mirato, in base alle proprie condizioni di partenza. Meno si è allenati, più bisogna partire con anticipo, rispettando sempre alcune regole: procedere con gradualità, osservare i tempi di recupero e soprattutto fermarsi e fare una pausa al minimo dolore. Continuare a correre in prsenza di problemi muscolari o tendinei può soltanto peggiorare la situazione e rischiare di compromettere la partecipazione alla competizione.

La maratona è la gara podistica dove si registrano più malori, spesso di poco conto, ma talora di notevole gravità. Sicuramente questa corsa di resistenza comporta il rischio di sovraccaricare l’apparato muscoloscheletrico con conseguenti contratture, strappi, stiramenti e tendiniti. Ma l’eccessivo sforzo può mettere in pericolo anche l’apparato cardiorespiratorio a causa della notevole produzione di radicali liberi e altri prodotti di degradazione che favoriscono l’invecchiamento cellulare e possono danneggiare organi e tessuti. Se poi non si misurano le forze e non si integrano le riserve energetiche e idriche durante la gara, c’è il rischio di esaurirsi e non riuscire a proseguire. Senza contare che se si corre quando fa molto caldo, si può avere anche un colpo di calore.
 

Per allenarsi in modo corretto è utile seguire alcuni accorgimenti. Un buon programma professionale dura almeno sei mesi, durante i quali occorre allenarsi tre volte a settimana o più e aumentare con gradualità la distanza percorsa ogni settimana. Se non si vogliono rischiare dolori e problemi articolari, bisogna procurarsi delle scarpe da running adatte, facendosi consigliare da personale esperto. Per esempio, esistono calzature per «pronatori» e «supinatori» (tendenza del piede a ruotare verso l’interno nel primo caso e verso l’esterno nel secondo). Va curata anche l’alimentazione sia nella fase di preparazione sia durante e dopo la gara. Una corretta alimentazione non si discosta nelle sue linee essenziali della dieta ottimale per ogni persona. L’importante è rapportarla sempre agli sforzi fisici da sostenere. L’obiettivo è mantenere una corretta composizione corporea, massimizzare e mantenere le scorte di glicogeno (che funge da riserva energetica di carboidrati) e l’idratazione. Bisogna alimentarsi e idratarsi anche nel corso della maratona stessa, ricorrendo a barrette o gel per sportivi a base di carboidrati nonchè ad acqua e integratori salini.