Il ruolo della Guardia Costiera
di La Sicilia


Pozzallo – Mare inquinato. Il comandante della Capitaneria di porto di Pozzallo, Andrea Tassara, interviene nel dibattito di questi giorni per fare chiarezza su ruoli e competenze.
“Premesso – dichiara l’alto ufficiale – che il nostro impegno a difesa dell’ambiente marino è continuo e costante per 365 giorni l’anno, mi preme sottolineare che rientra nelle nostre competenze rilevare e denunciare eventuali criticità, mentre spetta ad altri enti, all’uopo preposti, il compito di esaminare ed analizzare i campioni di acqua prelevati nel tratto di mare interessato da eventuale inquinamento. Chi ritiene di chiamarci in causa impropriamente, fa solo confusione, sbagliando due volte. Il nostro impegno, ampiamente dimostrato dai risultati raggiunti anche recentemente con operazioni di grande rilievo sociale, è continuo e costante. I fronti sui quali siamo fortemente impegnati riguardano i versamenti di idrocarburi in mare da parte di navi in transito o in arrivo al porto di Pozzallo e gli scarichi fognari abusivi provenienti dalla costa”.
“Nel primo caso – aggiunge il comandante – riusciamo da sempre ad operare con grande attenzione grazie all’azione preventiva e costante dei militari del nucleo Port State Control. Che ci consente di svolgere una particolare azione di monitoraggio del traffico navale Vts – Vessel Traffici System. Significative al riguardo le numerose sanzioni elevate a carico di unità navali che hanno violato le norme relative allo smaltimento di rifiuti di bordo, quali liquami, misto di sentina ed oli esausti, che, come per legge, vanno conservati e regolarmente dichiarati al momento dell’arrivo in porto, per essere successivamente conferiti a ditte specializzate. Di uguale intensità, nel secondo caso, l’azione di contrasto portata avanti contro l’inquinamento marino cagionato da scarichi fognari o similari provenienti dalla costa”.
“Le notizie di stampa di questi giorni – dice ancora Tassara – fanno riferimento a Scicli, che risulta essere uno dei Comuni con maggiore estensione territoriale a mare, servito, pertanto, da un elevato numero di depuratori. Per quanto ci riguarda tali impianti sono monitorati costantemente dai nostri uffici, dotati, fra l’altro, di una completa mappatura. Va infine precisato che, grazie all’attività investigativa svolta dai reparti della Guardia costiera ed in particolare del Nucleo di polizia giudiziaria, siamo riusciti, nel corso degli anni, a rilevare e denunciare alla Procura della Repubblica competente numerosi illeciti penali consumati nell’ambito del Compartimento marittimo di giurisdizione”.
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