Cronaca
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27/08/2014 23:12

Mare nostrum, è allarme terrorismo

Alfano preoccupato

di Valentina Raffa

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Allarme terrorismo
Allarme terrorismo

Pozzallo – È allarme terrorismo. La situazione internazionale è incandescente. L’Italia potrebbe essere tra gli obiettivi nel mirino di terroristi o nel suo interno potrebbero covare delle cellule estremiste. Si corre, dunque, ai ripari come prevenzione, intensificando i controlli già serrati nei porti più papabili per eventuali attacchi terroristici o come via di fuga per i militanti.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, già tempo fa, parlando degli intensi flussi costanti di immigrati dalle coste libiche a quelle siciliane, che già hanno superato i 117mila ingressi, non aveva escluso la possibilità che qualche terrorista potesse insinuarsi in Italia camuffandosi tra le migliaia di disperati. Parecchi sono i pregiudicati pizzicati dalla polizia giudiziaria agli attracchi ai porti delle navi del dispostivo Mare Nostrum che soccorrono i barconi della speranza, ma per lo più avevano precedenti come scafisti, per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, violenza e lesioni o erano stati già espulsi dal territorio nazionale.
Adesso, però, è allerta. E si agisce. Le disposizioni sono contenute in una nota riservata partita dal Viminale, nella quale si sollecitano maggiori controlli antiterrorismo. La nota è stata diramata dal ministro Alfano che chiede a tutte le forze dell’ordine, già in campo in prima linea per il dispositivo Mare Nostrum, che prevede controlli rigidi e a tappeto sugli sbarcati, di intensificare i controlli su traghetti e aliscafi utilizzati da cittadini provenienti dal Nord Africa o dal Medio Oriente.
Le procedure da adottare per dare corso a quanto richiesto dal ministero dell’Interno sono state stabilite anche nel capoluogo siciliano. Qui la prima operazione di controllo è avvenuta domenica scorsa. Il comandante della nave Grimaldi, in partenza dal Palermo per Tunisi, ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine per sedare una rivolta da parte di decine di extracomunitari. Il traghetto era stato costretto per un guasto a fare rientro in porto, scatenando le ire degli stranieri spazientiti. Sono non pochi i disagi provocati con tanto di ulteriori ritardi.
In tempi celeri l’intensificazione dei controlli riguarderà altri porti dell’isola, come quello di Trapani, dove arrivano i traghetti da Tunisi, quello di Catania e di Pozzallo, che sono direttamente collegati con l’Isola dei cavalieri.
“Seguiamo procedure che prevedono attenti controlli su tutti i migranti che sbarcano – dice il dirigente della Squadra mobile di Ragusa, commissario capo della polizia di Stato Antonino Ciavola -. Mettiamo sempre la massima attenzione per quanto concerne ogni singolo migrante. Le procedure prevedono una serie di controlli: la perquisizione dei bagagli, controlli capillari sulle persone, l’accertamento delle identità, l’utilizzo del metal detector”.