Attualità
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25/07/2007 00:00

Margherita, divisi verso il Pd

di Redazione

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Nella Margherita continua la tempesta per la costituzione della lista per il Comitato per il Partito Democratico. Un organismo che ha solo il compito di preparare l’appuntamento del 14 ottobre. E le polemiche tra le tre anime del partito, Ammatuna, Borrometi ed il gruppo Ragusa da una parte e l’anima Gurrieri-Padua non si placano. Le novità vengono da 14 dirigenti della Margherita del capoluogo che fanno riferimento al consigliere comunale Pippo Distefano e che sono espressione dell’ex deputato regionale Sebastiano Gurrieri. In una nota scrivono: «In totale dissenso con le ultime prese di posizione del gruppo Piruzza-Solarino riteniamo di non partecipare più agli organismi sezionali (Esecutovo e Ufficio di Presidenza) e affermano la loro piena autonomia di azione politica in città ed in Consiglio comunale. Manterremo ruoli e funzioni negli organismi provinciali a sostegno della coordinatrice». Nella nota i dirigenti della Margherita scrivono: «L’assemblea provinciale, alla quale era presente lo stesso Piruzza, aveva deciso all’unanimità, con il solo dissenso dell’avvocato Tuccio Di Stallo, di individuare i componenti del Comitato dei 15 per la costituzione del Partito Democratico utlizzando un criterio su base territoriale, assegnando un membro ad ogni comune e assegnandone due a Ragusa, Vittoria e Modica. Una proposta che appariva la più saggia e correrra visto che il confronto con i Ds si estenderà a tutto il territorio con el sue variegate realtà senza mortificare piccole sezioni che si reggono con tanti sacrifici e da cui, in forza di questo deliberato sono già pervenute alla coordinatrice diverse segnalazioni». Pronta la replica del coordinatore cittadino, Vito Piruzza, che insieme a Gaetano Lo Monaco, è uno dei due indicati per il Comitato per il ”gruppo Ragusa”: «Non comprendo quale presa di posizione contestino gli amici. Abbiamo solo deciso nell’ufficio di presidenza cittadino di rimettere al livello provinciale la richiesta della rappresentanza che tenga conto oltre che del criterio territoriale anche dell’equilibrio tra le componenti. Un nodo che scioglierà il livello provinciale. Auspichiamo una convocazione dell’assemblea provinciale o del direttivo per riesaminare la modalità di indicazione dei 15 componenti». Intanto per quanto riguarda la società civile dieci dei 15 componenti sono rappresentanti di «Cittadini per il Partito Democratico». Al segretario dei Ds, Giuseppe Digiacomo, è stata consegnata la lista che comprende Elio Accardi, Salvatore Terranova, Giorgio Massari