La principessa ha 22 anni e vive tra Parigi, Montecarlo e Roma
di Redazione

Monaco – «Sono incredibilmente fortunata ad essere viva. Mi sono schiantata di testa contro un muro mentre ero in moto e sono finita in rianimazione nell’unità di terapia intensiva. Sopravvivere a questo è stato un miracolo». Con un post su Facebook e una foto condivida direttamente dal letto d’ospedale, Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie, primogenita del principe Carlo e della principessa Camilla, duchi di Castro, racconta l’incidente in moto di cui è stata vittima cinque giorni fa a Monaco dove stava assistendo al Gran Premio.
Chi è Maria Carolina di Borbone
Nata a Roma il 23 giugno 2003, Maria Carolina è figlia del principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, pretendente al ruolo di capo della Real Casa Borbone-Due Sicilie, e di Camilla Crociani, primogenita del magnate dell’industria italiana Camillo Crociani e dell’attrice Edy Vessel. La principessa ha 22 anni e vive tra Parigi, Montecarlo e Roma. È molto attiva nel sociale, nonché una grande appassionata di sport: pratica atletica, ginnastica, tennis, danza, windsurf, wakeboard. Ci sono poi le moto: per i suoi 18 anni ha ricevuto in regalo una Harley Davidson. Purtroppo, proprio in sella alla sua moto ha avuto un brutto incidente.
Maria Carolina di Borbone e l’incidente in moto
Fortunatamente usava il casco, altrimenti le cose sarebbero andate molto peggio per lei. Attualmente è ricoverata presso il Princess Grace Hospital Centre, l’ospedale del Principato di Monaco. Nel primo messaggio affidato ai social e indirizzato alla sua community (è seguita da quasi 180mila follower), ha invitato a essere prudenti. Si è mostrata nel letto d’ospedale, prima on un collare e poi con gli elettrodi in testa per il monitoraggio dell’attività cerebrale.
Il post dall’ospedale
«Volevo condividere la mia esperienza, ho capito ora più che mai che le moto sono potenti ed emozionanti ma anche imperdonabili – scrive – Per favore, guidate con cura. Indossate una protezione completa, specialmente un casco adeguato. Il mio mi ha salvato la vita. I miei più sentiti ringraziamenti all’eccezionale team del Centre Hospitalier Princesse Grace per le cure esperte durante quei giorni critici, e all’equipe medica di emergenza e ai soccorritori presenti sul posto, le cui azioni rapide e decisive in quei primi momenti hanno fatto la differenza»
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