di Redazione
Al vaglio del Tribunale per il Riesame di Catania, la posizione dello sciclitano Maurizio Adamo, arrestato lo scorso 16 ottobre dalla Squadra Mobile di Ragusa in collaborazione con la Guardia di Finanza di Ragusa –Nucleo Mobile-, in esecuzione di 68 ordinanze di custodia cautelare in carcere di cui 58 eseguite dalla Polizia di Stato e dieci eseguite dalla Guardia di Finanza, emesse dal Gip presso il Tribunale di Catania, Laura Benanti, su richiesta del Procuratore Capo presso la Procura Distrettuale – DDA – di Catania, Vincenzo D’Agata, del Sostituto Procuratore Distrettuale, Fabio Scalone, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti tipo cocaina ed hashish. E’ stato l’avvocato del Foro di Modica, che patrocina Adamo, a chiedere stamattina l’annullamento dell’ordinanza restrittiva. I magistrati etnei si sono riservati di decidere entro questa settimana. L’’operazione, denominata “Tsunami” ha interessato, oltre alla provincia di Ragusa anche quelle di Milano, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Caltanissetta, Salerno, Lecce, Siracusa, Varese, Vibo Valentia ed Enna. L’organizzazioni criminale avrebbe provveduto a smerciare lo stupefacente avvalendosi di una fitta e collaudata rete di pushers che operava principalmente in prossimità di piazze, vie centrali della città, locali notturni del litorale, luoghi di ritrovo dei giovani.
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