Attualità
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08/07/2009 15:39

Mauro a Recca: Tra noi accordi già vigenti

di Redazione

Ragusa – Il presidente del Consorzio universitario Ibleo, Giovanni Mauro, ha scritto al Rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, ricordandogli che «già esistono tra noi delle convenzioni, tuttora cogenti, e che la sussistenza o meno dei requisiti di qualità previsti dai provvedimenti ministeriali andrà verificata sul campo, in relazione alla situazione di fatto esistente». Quindi, fa presente che «eventuali adeguamenti potranno essere prodotti anche da emendamenti ai contratti vigenti e non necessariamente dalla stipulazione di nuove convenzioni, per cui la fissazione (unilaterale) di un termine non appare indispensabile».
Giovanni Mauro poi si sofferma sulle richieste economiche, specificando che appare volontario «imporre pregiudizialmente (sempre in modo unilaterale) condizioni vessatorie ed ingiustificatamente onerose per il Consorzio, senza un adeguato contraddittorio, imposto peraltro dalle norme sul corretto procedimento amministrativo». Il Consorzio, quindi, fa presente a Recca che la sua presa di posizione appare «non giustificata», anche perché «il supporto finanziario non riteniamo di averlo mai fatto mancare, nonostante l’Università non abbia mai fornito l’esaustiva documentazione richiesta delle convenzioni in essere».
Ma le doverose rimostranze del Consorzio universitario non si fermano qua. Al rettore si fa presente che nelle sue richieste «appare ignorato il principio per cui i docenti possono essere contabilizzati una sola volta, mentre appare corretta la deducibilità delle tasse universitarie, ma nulla si dice di altre possibili contribuzioni a favore dell’Università». Il Consorzio contesta anche la necessità evidenziata dal rettore circa una formazione d’eccellenza degli studenti. «Tale dichiarazione programmatica – gli fa presente Mauro – induce a ritenere che nel passato tale non sia stata la politica dell’Università di Catania per il polo ragusano e ciò ci dispiace, tenuto conto degli impegni e degli sforzi fatti dalla comunità locale in vista di un risultato ad oggi non conseguito, certo non per responsabilità del Consorzio».
Comunque, il cda del Consorzio universitario, viste le affermazioni del rettore, adesso chieste, a stretto giro, «non indicazioni apodittiche di importi o generiche di strutture, ma un preciso progetto che rispetti le regole di trasparenza, definisca le modalità di assicurazione della qualità, specifiche le risorse di docenza di ruolo ed il grado di copertura necessario. Il tutto ovviamente corredato dei relativi costi analitici, nonché delle previsioni di entrata, affinché il Consorzio possa valutare la proposta».