Cronaca
|
03/03/2009 22:42

Maxi rissa in piazza, pestati a sangue due ragazzi rosolinesi

di Redazione

Pozzallo – Botte da orbi, domenica sera, nella centralissima piazza delle Rimembranze. Due fratelli di Rosolini, V. P., di 29 anni, e G. P., di 15, sono stati affrontati e picchiati, con calci e pugni, con un cospicuo numero di ragazzi pozzallesi (alcuni testimoni riferiscono ben 14). A scatenare la rissa sarebbero stati i commenti non proprio galanti che i due ragazzi di Rosolini avrebbero indirizzato ad alcune ragazze, verosimilmente di Pozzallo, presenti in piazza.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni presenti in piazza, il tutto è successo in orario serale, quando molti giovani si ritrovano a discutere nei pub, magari con la classica bottiglia di birra in mano. Atmosfera rilassata anche se caotica, almeno in apparenza. Invece la situazione è precipitata improvvisamente. Non si sa se all’interno delle due compagnie ci sia stato qualcuno che non sopportava qualche componente dell’altro gruppo o ci fossero state delle vere e proprie inimicizie. Fatto sta, comunque, che la stura alla rissa è stata data dai commenti non proprio oxfordiani dei ragazzi di Rosolini nei confronti delle ragazze dell’altra comitiva. Apprezzamenti volgari che non sono piaciuti e che sono arrivati all’orecchio dei pozzallesi che hanno deciso di vendicare l’onore delle due compaesane. Sulle prime, solo ingiurie e minacce, ma nulla di concreto. Successivamente, però, si è scatenata una rissa dove, ad avere la peggio sono stati, ovviamente, i due rosolinesi. La scazzottata è stata breve anche perché in piazza sono arrivati subito arrivati i Carabinieri, i quali, a fatica, hanno sedato la rissa.
A terra, sono rimasti i due giovani di Rosolini per i quali si è reso necessario l’intervento dei medici del Pte di via Mazzini. Dopo le cure, i due sono andati via da Pozzallo parecchio incerottati. Al ventinovenne è stata diagnosticata la frattura del setto nasale, oltre ad un’edema all’occhio, guaribile in sette giorni. Per il minorenne, volto tumefatto e qualche graffio alle braccia.

Calogero Castaldo
Gazzettadelsud