di Redazione
Ragusa – L’unico sopravvissuto del campo di Dachau, ancora vivente in provincia di Ragusa, l’avvocato Rosario Lucchesi, non riceverà la medaglia d’onore che in occasione della giornata della memoria verrà assegnata a quattro militari iblei che subirono la sua stessa sorte. Il conferimento avverrà nella cerimonia che si terrà in Prefettura il 27 gennaio. Tale esclusione dipende dal fatto che Lucchesi non era un militare: al momento in cui venne arrestato dalle guardie naziste era partigiano. La lista di coloro che riceveranno la medaglia è stata trasmessa da Roma. Il destino di questo avvocato di Vittoria, che oggi ha 88 anni, è ancora una volta quello del tacito riconoscimento da parte della gente, ma non da parte delle istituzioni. Eppure Lucchesi fu torturato prima di essere imprigionato a Dachau, e riuscì a non tradire i suoi compagni. Anche nel campo mostrò coraggio, vivendo la fame, il dolore e le malattie con grande dignità e laddove era umanamente possibile sostenendo chi non ce la faceva a sopravvivere a tanto orrore. A Lucchesi è rimasto un solo rimpianto: il senso di colpa per non essere morto anche lui, come tanti compagni di dolore. Sino al 2004, quando l’avvocato ha accettato di rilasciare un’intervista alla nostra emittente non aveva mai raccontato a nessuno il suo vissuto. Quel racconto, dopo la messa in onda, divenne un documento unico e straordinario, proprio perchè si percepiva subito che il protagonista parlava per la prima volta della sua tremenda esperienza. Il racconto è stato anche trasformato in un film e il comune di Vittoria, anni fa, ha avuto la lungimiranza di acquisirlo e di distribuirne le copie nelle scuole. Questo unico testimone locale che ha vissuto l’Olocausto era rimasto in silenzio per mezzo secolo.
Telenova
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