Cronaca
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03/07/2009 13:54

Migliorano le condizioni di Claudia Frasca

di Rosanna Giudice

Viareggio – Uno spiraglio di speranza si apre per le famiglie Frasca-Campo. In questo momento di profondo ed indescrivibile dolore per la drammatica morte di Rosario, il lieve miglioramento delle condizioni di Claudia Frasca rincuora tutti i familiari.

E i giovani figli, un ragazzo di 16 ed una ragazzina di 13 anni, attorno ai quali in questo momento si sono stretti i nonni materni, lo zio e la zia. Mentre i due figli attendono a Viareggio, fuori dall’Ospedale Bufalini di Cesena, nel reparto per gravi ustionati aspettano senza sosta la madre, il padre e il fratello di Claudia.

Tutti, in attesa di qualche buona notizia dai medici. Ieri, nel tardo pomeriggio di mercoledì dopo la notizia del decesso presso lo stesso ospedale, del marocchino Mohammed Ayad, di 50 anni, la paura aveva gettato tutti in un grande sconforto.

Poi, dopo poche ore, sempre nel corso della serata, la notizia data dai medici che avrebbe mosso una mano ed un occhio, ha rincuorato i familiari. Un piccolo ma importante segno di un inizio di ripresa. Di una situazione che, seppur difficile e drammatica, apre lo spiraglio a delle speranze. Su di lei i medici pare stiano sperimentando nuove soluzioni farmacologiche per curare quel drammatico ottantasei per cento di ustioni sul tutto il corpo, provato oltre che dalle fiamme dall’effetto dell’esplosione.

“Sembrano buoni segni- ha commentato Carmelo, uno dei cugini di Rosario- le nostre speranze aumentano, anche se la prognosi resta riservata.” Sempre ieri, per pochissimi secondi, così pare sia stato dato al padre il permesso e dunque la possibilità di vederla da lontano, mentre alla madre ed al fratello non è stato purtroppo consentito. Piccoli segni a cui, nel dolore, ci si appiglia per sperare, per non arrendersi alla drammaticità dei fatti. Tutto ciò, mentre da Viareggio, attraverso il padre ed il cognato di Rosario arriva la notizia della necessità di analisi del Dna per individuare con certezza la salma di Rosario. Si tratta di vittime decedute tutte per ustioni gravi e, a vario livello, carbonizzate, la cui identificazione è in altro modo impossibile.

Le autopsie verranno eseguite tutte all’Ospedale Versilia dal pool di medici legali nominati dalla Procura di Lucca.