Attualità
|
21/04/2019 09:29

Migranti: Arcivescovo Palermo, no a chi alimenta vento paura

di Redazione

PALERMO, 21 APR “Sono preoccupato, non lo
nascondo, per il vento che sta soffiando. C’è il rischio che chi
è diverso venga messo a tacere, che le minoranze non siano più
tutelate, né riconosciute e che si faccia coincidere la
democrazia con un dito alzato, con un like. Ma questo non
corrisponderà mai alla democrazia così com’è”. Lo afferma
l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, in un’intervista
rilasciata al sito Live Sicilia in occasione delle festività
pasquali.
Affrontando il tema dei migranti e riferendosi alle polemiche
che dividono le forze politiche il presule osserva: “Quando sono
arrivato a Palermo, nel dicembre del 2015 mi è capitata
l’occasione di recarmi al porto dove erano sbarcati quasi mille
profughi. E c’era un senso di gioia che io ho colto da parte
dell’intera città, non soltanto della Caritas o delle
associazioni. Negli anni qualcosa è cambiato? Io credo che
Palermo sia sempre degna del nome che porta e della sua vicenda
consacrata all’accoglienza”. Monsignor Lorefice, sia pure senza
mai nominarlo, contesta apertamente la linea dei “porti chiusi”
portata avanti dal ministro dell’Interno Salvini. “Davvero
afferma temiamo cinquanta diseredati che lasciamo galleggiare
in mare aperto? Davvero possiamo discutere e ritardare il
soccorso, mentre loro possono annegare? Dobbiamo assumerci le
nostre responsabilità, è una sfida per Palermo e per tutti noi.
   
Non dobbiamo avere paura di aprirci, perché rischiamo di
indurire il cuore, si rischia la sclerocardia. Le persone di
buona volontà si uniscano, finalmente, senza distinzioni
partitiche o di appartenenza”.(ANSA).