di Redazione

PALERMO, 30 MAG La Polizia di Stato e la Guardia
di Finanza hanno fermato due 25enni senegalesi ritenuti gli
scafisti del barcone con 600 migranti, approdati ieri a Palermo.
I profughi tra i quali 73 donne, alcune in stato di gravidanza
e 31 minori erano stati soccorsi al largo dalle coste libiche
da navi mercantili e subito trasbordati sulla nave di Medici
senza frontiere “Bourbon Argos”. La Squadra Mobile, il Gico e la
Stazione Navale della Guardia di Finanza, sulla base delle
testimonianze rese da numerosi migranti, hanno ricostruito le
drammatiche fasi della traversata partita dal porto libico di
Sabrata, durante la quale i migranti, segregati e nutriti ‘a
pane e acqua’, sono stati sottoposti ad ogni genere di soprusi e
brutali violenze, anche di natura sessuale. I due senegalesi si
occupavano della conduzione dell’imbarcazione e della richiesta
di soccorso attraverso un telefono satellitare. Per la
traversata ciascun migrante era stato costretto a versare ai
trafficanti circa 1.200 dinari libici.
© Riproduzione riservata