Il Residence degli Aranci è solo per la Nato
di Redazione string(0) ""
Mineo – Il Residence degli aranci di Mineo, che dovrà ospitare rifugiati arrivati con sbarchi dal Nord Africa in Sicilia, è stato realizzato con variante che prevede “un vincolo di destinazione esclusiva per insediamenti Nato” che ne vincola l’uso.
Lo ricorda il vice sindaco del paese etneo, Maurizio Siragusa, in una lettera di diffida inviata alla società proprietaria del villaggio, la Pizzarotti di Parma, e all’istituto di credito che ha finanziato il progetto, la Banca Intesa San Paolo di Milano.
Secondo l’amministrazione comunale di Mineo il provvedimento “esclude esplicitamente il cambio di destinazione d’uso” e quindi la struttura non può essere utilizzata in altro modo e, in ogni caso, nel Residence “è possibile insediare fino ad un massimo di 1.938 abitanti” in rispetto delle norme sui volumi.
“L’insediamento residenziale – si legge nella missiva inviata per conoscenza al Viminale, al governatore della Sicilia e al prefetto di Catania – è stato realizzato in seguito a una variante allo strumento urbanistico e autorizzata dalla Regione Siciliana a condizione che ‘sia esclusivamente finalizzata all’insediamento residenziale a ambito chiuso per le famiglie del personale militare Usa della base aeronavale Nato di Sigonella dei servizi connessi, escludendo esplicitamente il cambio di destinazione d’uso”.
Il vice sindaco Siragusa, ricorda anche che “il nuovo piano regolatore adottato nel 2002” dal Comune di Mineo “ha mantenuto per l’area un vincolo di destinazione esclusiva per insediamenti Nato”. Per questo l’amministrazione comunale, conclude la lettera, “qualora si addivenisse alla scelta di una destinazione diversa del residence” segnala alla Pizzarotti e a Banca Intesa San Paolo che “dovranno attivare le procedure occorrenti per ottenere dagli organi competenti le autorizzazioni dovute”.
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