Il depliant sul dress code all’istituto “Pugliatti” di Taormina che fa discutere in tutt’Italia
di Redazione

Taormina – Minigonne, pance scoperte, tacchi, infradito, jeans strappati. Non è outfit da scuola e anche quest’anno i presidi cercano di imporre – a colpi di circolari interne – le linee guida su come vestirsi fra i banchi. Peccato che una di queste circolari è divenuta di pubblico dominio qualche giorno fa pubblicata sul giornale online “Orizzonte scuola” mettendo sulla graticola la nuova preside dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Salvatore Pugliatti”, a Trappitello, frazione di Taormina, in particolare, per un depliant dove nel dettaglio vengono illustrati tutti i tipi di abbigliamento “ammesso” con tanto di disegno e croce sopra.
In realtà, la preside Maria Magaraci, arrivata solo il primo settembre alla guida dell’Istituto, si è dissociata dal “volantino” frutto di una circolare deliberata dal Collegio docenti nell’anno scolastico 2024-2025. Ereditata, quindi, dalla precedente gestione, il vademecum con l’abbigliamento “più consono” da adottare in classe (esposto ieri sulla vetrata d’ingresso della scuola) è stato derubricato a semplice “consiglio”. Non più un elenco di divieti o abiti “ammessi”. Nei primi giorni di scuola sull’argomento la nuova dirigente ha preferito fare, anzi, una campagna d’informazione più “soft” per sensibilizzare i ragazzi su come vestirsi in classe eliminando obblighi e facendo leva su un più comune senso del buon gusto nel vestirsi.
Tanto rumore per nulla?
Forse. Ma la questione del dress code scolastico continua a tenere banco in tutt’Italia.
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