di Redazione


Il salotto buono della città, piazza Carmine, conosciuta anche come piazza Busacca. Era il centro dello smistamento della droga a Scicli. E con essa il quartiere Jungi, un bar della città, e la frazione di Cava d’Aliga.
Sono i particolari che emergono dall’Operazione Mixer. Non sono state ancora trovate le armi. In una conversazione telefonica due arrestati parlano di una
Oltre ai “copertoni” e alle “biciclette”, i malviventi, nelle loro conversazioni criptiche, dicevano spesso di “prendere un caffè”. Anche questo faceva parte del codice cifrato per alludere alla droga.
L’opinione pubblica in città è divisa in due, in maniera verticale. La maggioranza dell’opinione pubblica è sollevata dall’operazione condotta dal comando provincia dei carabinieri e dalla Dda di Catania. Ma nel sub ambiente degli amici, dei familiari, dei semplici conoscenti di alcuni arrestati, passa un altro messaggio: “Sono solo bravi ragazzi”.
Il dato va colto nella sua dirompente drammaticità: c’è una subcultura in cui l’aver spacciato droga non è una cosa poi così grave da meritare la galera.
Di questo bisognerà pur tenere conto nella lettura sociologica di ciò che accade a Scicli. Stessa reazione, a Jungi, in ottobre, dopo l’omicidio di Giuseppe Drago. Gli amici, i vicini, i conoscenti, spesero parole di elogio per il giovane pregiudicato. Segno che in alcuni ambiti sociali a Scicli chi delinque viene quasi visto come tutore di un ordine sociale che con la legalità e con lo Stato non ha nulla a che vedere.
La percezione del reato, la soglia di indignazione nei confronti di chi delinque è molto bassa in alcuni ambiti sociali. Bisognerà pur tenerne conto nella lettura della diffusione di certi fenomeni illegali. E se pure tali culture marginali non hanno strumenti per comunicare, esse sono diffuse, condivise, accettate. L’idea prevalente che passa in quanti conoscono gli arrestati è di solidarietà e di vicinanza, quasi che i detenuti stiano subendo un’ingiustizia.
Uno spaccato allarmante di una comunità a due facce, il cui volto alternativo si scopre e si manifesta solo nei momenti drammatici.
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