Moda e Gossip
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08/04/2023 12:27

Chiambretti, i giudici dimezzano l’assegno per la figlia

Lo showman in lite con l’ex moglie aveva perso il primo grado. Ora l’importo è stato riformulato: da 3000 a 1500 euro al mese

di Redazione

Chiambretti, i giudici dimezzano l’assegno per la figlia
Chiambretti, i giudici dimezzano l’assegno per la figlia

Non c’è nulla da gioire in una guerra familiare sul mantenimento dei figli. Su questo fronte Piero Chiambretti e l’ex compagna Federica Laviosa sono d’accordo. L’unico. Il resto è battaglia legale senza esclusione di colpi. E ora lo showman, sconfitto in primo grado, ha vinto il secondo round con la Giustizia e l’assegno mensile per la figlia è stato dimezzato. Come lui aveva chiesto inizialmente. «Mi rimetto sempre al verdetto della Corte. L’ho fatto all’epoca e lo faccio ora – commenta il conduttore -. Non sono né entusiasta né deluso. Queste sono sempre cose difficili, c’è di mezzo una bambina. Non c’è nulla da gioire».

Dopo più di dieci di anni di relazione, l’amore tra i due ha lasciato il posto alle recriminazioni. E se un primo accordo nel 2016 era stato trovato, nel giugno 2022 il conduttore ha trascinato l’ex in tribunale a Torino. L’oggetto del contendere? I soldi. Ridurre da 3 mila a 800 euro l’assegno mensile destinato alla figlia, una ragazzina di 11 anni. I giudici di primo grado avevano respinto la richiesta. La Corte d’Appello, invece, gli ha dato ragione e l’assegno è stato dimezzato a 1500 euro. «Parametrato – scrivono i giudici – alle attuali esigenze della minore».

Federica Laviola non nasconde lo sconcerto: «Tutto questo rancore, e la guerra che ne è scaturita, sono solo frutto dell’odio nei miei confronti. Ma chi ci rimette è la bambina. E lei no, davvero non chiede nulla». Lascia da parte veleni e fango. Non sono le schermaglie a preoccuparla. «La priorità è mia figlia», ribadisce. E la trentasettenne sobbalza quando le si ricorda che tra le accuse avanzate dallo showman c’era pure quella che lei, parte dei soldi, li avesse usati per sé: «Assolutamente no. Ma le pare che mai mi sarei intascata i soldi di mia figlia? Ma che madre sarei? Ho anche presentato gli estratti conti». L’unica cosa che le importa è che il tenore della vita della piccola non cambi. «Lavoro, insegno in uno centro di pilates – spiega -. Faccio tutto il possibile». Le avvocate Claudia Villani e Marcella De Simone, che rappresentano Federica Laviola, stanno valutando il ricorso in Cassazione. 

Di quell’affetto del 2007, quando Chiambretti conduceva Markette e Laviosa faceva uno stage negli studi del programma, pare non esserci più traccia. In tribunale, a Torino, non si erano rivolti nemmeno uno sguardo. Un saluto? Nemmeno a parlarne. Il dialogo, ormai, avviene solo tramite avvocati. Scandito da ricerca di prove, memorie scritte dai legali. Dissidi. Che si intrecciano alla guerra economica. Impossibile, in questa vicenda, non parlare di soldi. 

Lo showman, sessantasei anni, l’anno scorso, cita l’ex compagna in tribunale. Il suo reddito, in quel periodo, sarebbe notevolmente peggiorato, complice il contratto scaduto con Mediaset per la trasmissione Tiki Taka. I giudici di primo grado, che avevano analizzato nel dettaglio la situazione economica di Chiambretti, erano stati di diverso parere. «Non è andata così», dice lui. E allora com’è andata? «Non sono la persona che i giornali hanno descritto, i miei stipendi non c’entrano nulla. La realtà dei fatti i giudici la sanno, ed è sufficiente che la sappiano loro». I giudici del secondo grado non entrano nel merito di introiti e redditi. Il loro ragionamento, a quanto pare, si è focalizzato sulle esigenze della undicenne. «Chi ci rimette è comunque mia figlia», ribatte Laviosa. Il terzo round sembra ormai cosa certa. Le parti cercano un accordo, com’è ovvio. Ma questo, al momento, sembra proprio molto lontano. Con l’amarezza che tra il pubblico, spettatrice suo malgrado, debba sedere una bambina.—