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20/02/2025 13:49

Leonardo Pieraccioni compie 60 anni

Leonardo Pieraccioni compie 60 anni: «Nessuna festa, starò con Teresa. Laura Torrisi? Dopo di lei 3 anni e mezzo di castità»

di Redazione

Leonardo Pieraccioni compie 60 anni
Leonardo Pieraccioni compie 60 anni

Firenze – Per il suo compleanno si è fatto regalare un fortino con gli indiani e i cowboy. Un gioco che aveva da bambino. Ma come festeggia i suoi primi 60 anni Leonardo Pieraccioni? Al settimanale Oggi lo ha anticipato: «Rinchiudendomi da qualche parte con la mia fidanzata Teresa». Senza nessuna festa questa volta. «Per il mezzo secolo organizzai una festa con gli amici, venne anche Renato Zero – racconta – che portò la torta, ma sa, a 50 anni ti danno una pacca sulle spalle ancora “giovinastra”, che vuol dire: “Bel 50enne!”. Ora direbbero: “Caz…, sono 60!”. Non la voglio dare, agli amici, la soddisfazione di canzonarmi». 

E Carlo Conti? Racconta che con il suo intervento ha sventato qualche suicidio sentimentale… «Mi ha sempre salvato, è il fratello grande che non ho avuto. La crisi più acuta la ebbi con la scoperta classica di un tradimento. Avrò avuto 38 anni, ero già famoso: lo presi come un affronto “totale”. Lo chiamavo tutti i giorni e gli dicevo: “Ti rendi conto, mi ha tradito!”. Lui mi disse una cosa meravigliosa: “Guarda che il film che ti sta per uscire è molto buono (Il Paradiso all’improvviso, ndr)”. Voleva dirmi: “Appena esce il film, appena vedi gli incassi, ti passa tutto”. E io, in lacrime: “Ma che c’entra che il film l’è bono, sono stato tradito!”. Ma aveva ragione lui: il film uscì, il dolore sfiammò». 

E a proposito di amore. Leonardo racconta che a parte Laura Torrisi, la madre di sua figlia Martina, non ha mai avuto un flirt sul set. «Lo giuro! È sempre motivo di dialogo tra Rocco Papaleo e Veronesi. Mi chiamano e mi dicono: “Anche ieri abbiamo fatto la lista di tutte le tue meravigliose e libere attrici, ed è incredibile come Francesco Nuti ci si fidanzasse, e tu invece hai dato solo i baci finti del cinema”. È che sono pieno di micro-ossessioni: penso che, se faccio il simpatico, si incrina la collaborazione artistica». Domanda diretta: Cosa aveva la Torrisi di diverso dalle altre? Risposta diretta: «Era uguale a me, era la provincia, era il meravigliarsi di tante cose. Era il panino con la porchetta che è sempre meglio dello stellato in cui ti servono la coda di rospo su un piatto d’argento con i pinoli del Madagascar tostati da un bambino svedese di 8 anni». Quando la loro storia finì, Leonardo Pieraccioni, si impose tre anni di castità. «Tre anni e mezzo, prego. Ho chiamato la signorina con cui avevo interrotto questo “ciclo”, proprio per “datarlo” con certezza. Mi ha detto: “Io non me lo ricordo, di preciso, quando facemmo l’amore. Però ricordo che aprii il frigorifero e c’era solo il panettone”. Quindi era Natale, e al conto ho aggiunto altri 6 mesi». Scherzi a parte: «(…) Con Laura ci eravamo lasciati e avevamo una bambina piccola da crescere. Il mio pensiero fisso era che Martina non subisse il trauma della separazione. E quando la testa c’ha pensieri, non vai a cercare una ragazza». Ora nella sua vita, da sette anni, c’è Teresa Magni. Il segreto? «Vivere ognuno a casa propria, vedersi come fidanzati “accesi”, convivere quando Martina è dalla su’ mamma. E poi ridere, ridere tanto: anche lei è di Firenze, l’umorismo è lo stesso». 

La sua vita artistica ha una data, il 2 aprile del 1981, e un luogo: «La discoteca Dinasty, a Campi Bisenzio. L’affittai col mio amico Gaetano Gennai, spendemmo tutti i nostri risparmi – 500 mila lire – per organizzare uno spettacolino di cabaret. Avevo 16 anni, fu il mio esordio con un pubblico “vero”. E fu un trionfo: mi ricordo più di quella “prima volta” che di quando ho fatto per la prima volta l’amore con una signorina. Perché scoprii un vizio che è una cosa fantastica: quello della risata, questo frinire di cicale che nasce dal niente, e ti dà una goduria incredibile». Poi un’altra data, il 1989, quando andò con i colleghi di Deejay Television a cena da Silvio Berlusconi. «Si metta nei miei panni – racconta ad Alessandro Penna di Oggi – avevo appena preso l’aspettativa da magazziniere a Osmannoro e mi ritrovo in smoking ad Arcore. Con tutte le star: Mike, i miei miti Sandra e Raimondo… Passeggiammo nel parco: sembrava una brochure di piscine, tante ce n’erano! Silvio ci disse: “Mi raccomando, ragazzi: sappiate che ora avete uno zio molto influente…». Altra data cruciale: il19 dicembre 1996. «L’uscita del Ciclone. Ma lo snodo vero, per me,fu I Laureati. Uscì l’anno prima, in 2 copie: Firenze sud e Firenze nord. Mi dissero: “Se va bene faremo l’estero: Pistoia, Arezzo e forse Montecatini”. Col mio amico Ivan Grandi andammo a vedere al cinema Manzoni se c’era movimento. E in effetti c’era un sacco di gente, lì per lì pensai a un incidente, poi capii che erano in fila per il film: urlai di gioia». Nessuno ricorda che Luisa Ranieri l’ha creata lui, Leonardo Pieraccioni: «Le diedi un ruolo ne Il Principe e il pirata. Era molto simpatica, ricordo lunghe discussioni sulle scarpe,forse un suo ex fidanzato aveva un calzaturificio». Aspettando di rincontrare l’amico Carlo Conti a Sanremo, Leonardo Pieraccioni ha fatto il tifo «totalmente per Lucio Corsi. Ridà fiato ai cantautori con cui sono cresciuto: Vecchioni, De André, Ivan Graziani. Sa, quella cosa semplice e dimenticata: le parole belle che ti raccontano qualcosa».