«Canto le passioni perché con le note io voglio sedurre»
di Redazione
Roma – Madame è l’artista femminile più ascoltata in Italia, su Spotify, negli ultimi dieci anni – anche se la sua carriera ha ne ha solo quattro.
Francesca Calearo – questo il suo vero nome – è reduce del successo del suo album L’amore. Nel disco, il secondo della sua carriera, ci sono tutti i suoi 21 anni, tra libido post-adolescenziale, fantasie, voglie e crudità sessuali. Vasco, parlando di lei, ha detto non a torto che «Madame canta con il sesso», per sottolineare la sensualità con la quale la rapper interpreta i suoi testi.
Nei 15 pezzi che compongono L’amore – con una copertina tutta rossa – è ancora più evidente, se non altro perché spesso è proprio di sesso che Madame canta. Nell’album convivono i racconti di molte donne. C’è la prostituta della sanremese Il bene nel male, che doveva intitolarsi Puttana, prima che Madame decidesse di cambiarne il titolo a pochi minuti dall’annuncio in diretta tv: «Non c’è stata alcuna censura, ho deciso il cambio all’ultimo, al telefono con Amadeus, perché sono sempre stata indecisa su quel titolo».
C’è la ninfomane di Nimpha: «Parla di un uomo innamorato di una ninfomane, che non ne può più di sfamarla», spiega lei, che dice di essersi ispirata ai film di Luca Guadagnino, anche se la canzone, per atmosfere e sonorità, sembra più adatta a un film di Ferzan Ozpetek. Ci sono poi una donna potente, una donna sottomessa, l’amica Matilde, una bambina. E, naturalmente, Madame stessa. Che in Donna vedi immagina di essere stata un uomo in un’altra vita: «Io sono donna, sì / ma nella scorsa vita avevo il ca / e lo so da come sono yin e sono yang», canta lei, che in passato si è detta fluida.
Non c’è solo L’amore, però. In Tekno Pokè cita Roma: «Un giorno sono andata in un parco a Roma / e ho chiesto che albero fosse quello là / mi hanno detto “salice” e io ce so’ salita / ma non ho capito ancora che albero sia», canta, e più che l’artista che nel 2021 – pensate un po’ – vinse con l’album d’esordio la Targa Tenco come Miglior Opera Prima, tra i massimi riconoscimenti della canzone d’autore italiana, sembra quasi di ascoltare un passaggio di uno spettacolo di Martufello. Ma è un divertissement. Negli altri pezzi Madame alza l’asticella tra testi elaborati (dice di ispirarsi a Fabrizio De Andrè, che ascolta da sempre: «Cerco di fare luce su situazioni o persone di cui non si parla») e arrangiamenti più complessi (ne La festa della cruda verità cita La fiera dell’est di Branduardi).
© Riproduzione riservata