The Pangaia, Ecoalf, Biossance e altri brand della moda e del beauty ricordano l'importanza degli Oceani per l'8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani.
di Veronica Ziani

Oggi, 8 giugno si festeggia la Giornata Mondiale degli Oceani. Quale occasione migliore per riflettere sulle piccole azioni che ogni giorno possono aiutare a tenere più pulito il nostro mare? Non si tratta solo di raccogliere i rifiuti sul bagnasciuga dopo una giornata di sole e divertimento: anche i nostri acquisti quotidiani possono incidere sull’inquinamento della risorsa più preziosa della Terra. E’ una nostra responsabilità prendere consapevolezza che esistono marchi che trasformano ogni nostro acquisto in un’azione concreta per salvaguardare gli Oceani. E magari così cambiare anche abitudini di consumo.
Prada, naturalmente legata al mare con Luna Rossa, quest’anno ha stretto una collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO per sensibilizzare sull’argomento, presentando il programma didattico “Sea Beyond”. Abbiamo dieci anni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile promossa dall’ONU: uno di questi punti riguarda proprio la salvaguardia degli Oceani. Lorenzo Bertelli, Direttore della Corporate Social Reponsability di Prada, siede in giuria per visionare i progetti proposti dagli studenti candidati in occasione del programma “Sea Beyond”.
Felpa e pantaloni Mother Earth, The Pangaia
Pangaia, brand diventato popolarissimo grazie alle sue tute sostenibili, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di una capsule collection interamente dedicata alla Giornata Mondiale degli Oceani. La felpa, in total look con i pantaloni sempre blu cobalto, è realizzata in cotone organico al 100%. Un tessuto morbidissimo, privo di sostante chimiche: il colore della tuta è stato ottenuto grazie a tinture rispettose dell’ambiente e a un sistema di riciclaggio dell’acqua. Come se aveste risparmiato lo spreco d’acqua che può avvenire in 686,2 giorni.
Sul sito, oltre ai diversi modelli di felpe, crop top e pantaloncini, troverete anche molte altre iniziative per sostenere l’ecosistema marino, compreso il lavoro di pescatori e attivisti.
Becuase there is no Planet B, Ecoalf
Un altro brand impegnatissimo nella sensibilizzazione degli Oceani è Ecoalf, marchio spagnolo di abbigliamento basic per donna, uomo e bambino. “Because there is no planet B” è il loro claim. Non esiste un pianeta e di conseguenza neanche un piano B: l’unica alternativa è informarsi, cambiare e impegnarsi ora. Nel 2015 l’azienda ha avviato il bellissimo progetto “Upcycling the Ocean” che continua ancora oggi con grande successo: con l’aiuto di pescatori europei, Ecoalf raccoglie residui di reti da pesca e rifiuti nel mare per creare i tessuti dei propri capi di abbigliamento.
Ocean Day, Every Day Set, Biossance
Non solo nel settore della moda, ma anche in quello del beauty esistono alternative sostenibili e rispettose del mare. E’ nata persino una tendenza green, anzi “blu”: si chiama “blue beauty” ed è il trend che promuove cosmetici a basso impatto ambientale, realizzati con un consumo minimo di acqua.
Uno dei brand leader di questa alternativa blu è Biossance, che collabora con Oceana per lottare contro l’estrazione dello squalane dagli squali, operazione che mette a rischio la sopravvivenza della specie. L’alternativa è 100% vegetale. Uno dei loro best seller è il kit Oceans Day, Every Day Set che contiene una crema contorno occhi, un siero per combattere le macchie del viso e una crema viso ad azione riparatrice. Il 5% del ricavato viene devoluto ai progetti sostenuti da Oceana per salvaguardare gli Oceani.
Ocean Beauty x Oceana Skin System
One Ocean Beauty è un altro marchio di cosmesi che insieme ad Oceana si impegna a minimizzare l’impatto ambientale del sistema cosmetico sull’ecosistema marino. La loro è una linea completa per viso e corpo realizzate utilizzando molecole naturali ottenute da microrganismi marini viventi e riprodotti in laboratorio attraverso la tecnica della bio-fermentazione.
Se iniziamo da oggi a riconsiderare le nostre abitudini di consumo, non sarà mai troppo tardi per dare inizio al cambiamento individuale e collettivo. Salvare l’Oceano è un dovere e un potere di tutti.
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