Vaticano, ecco il campo da tennis con vista su San Pietro su cui giocherà Papa Leone XIV
di Redazione

Città del Vaticano – Il campo in terra rossa è racchiuso tra le mura leonine, precisamente nell’angolo settentrionale della Città del Vaticano tra – coincidenza – via Leone IV e viale Vaticano. Protetto da un fitto verde e invisibile dall’esterno. Ecco, è qui che, nelle pause dal lavoro, potrebbe riprendere ad allenarsi il nuovo Papa, Leone XIV.
Il New York Times, che ne riporta un’immagine aerea, narra di un boom tennistico che risale agli anni ’70, con la prima ristrutturazione del campo e un’impennata di scambi tra cardinali. Tanto che negli archivi del Pontificio Consiglio per i Laici ci sarebbe ancora traccia di un «Torneo dell’Amicizia», a cui partecipò anche Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio che ha celebrato i funerali di Papa Francesco. E adesso il campetto da tennis attende il nuovo Papa Leone XIV, che non ha mai fatto mistero di essere un appassionato di sport. Simpatie per la Roma, come ha dimostrato anche con l’ultimo «forza Roma» rivolto a un tifoso romanista incrociato durante l’uscita a sorpresa a Genazzano, e pure per il tennis. Il nuovo pontefice lo aveva raccontato in un’intervista (2023) al sito dell’Ordine di Sant’Agostino (augustinianorder.org).
«Mi considero un discreto giocatore dilettante di tennis: da quando ho lasciato il Perù – aveva detto il nuovo Papa, missionario per oltre un decennio – ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l’ora di tornare in campo. Finora il nuovo lavoro non mi ha lasciato molto tempo libero…» E infatti, in questi giorni, Robert Francis Prevost lo ricordano nella sua versione sportiva anche all’Istituto Patristico Augustinianum, a due passi dal Vaticano e che pure ha un campo da tennis con vista sulla cupola di San Pietro. «Non so se era bravo a giocare a tennis però gli piaceva tanto», dice frate Andrés Felipe Romero ricordando che Robert Francis Prevost era di casa, essendo stato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino dal 2001 al 2013. «Più o meno ogni domenica il cardinale Prevost giocava qui con il suo segretario, un prete della diocesi di Chiclayo. Venivano qui a giocare e ogni tanto lo vedevo e lo salutavo. Questo è un posto bellissimo per la preghiera. La domenica si può fare una pausa. Anche lui lo faceva. E poi, con un campo gratis con questa vista!», conclude ridendo. Frate Romero è ancora incredulo per il primo Papa appartenente al suo ordine. Dalla formazione per diventare sacerdote, nel 1982, nel Collegio Santa Monica lì accanto, al soglio pontificio la strada è stata lunga ma tutta nell’ordine degli agostiniani. Sulla passione del tennis, a Roma ricordano anche la coincidenza della concomitanza con gli Internazionali, che si tengono nella Capitale proprio in questi giorni. I maxischermi del Foro Italico, tra l’iconico «Pietrangeli» e il campo 5 (sul maxischermo che di solito proietta i risultati del Masters 1000 di Roma), si sono collegati con la diretta da piazza San Pietro per seguire i momenti cruciali dell’elezione, dalla fumata bianca delle 18.08 al primo discorso, passando per l’Habemus Papam.
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