di Redazione
Saranno licenziati il 31 ottobre i 9 lavoratori di Conad Sicilia che, invece, dovrebbero confluire nelle liste di Mobilità. L’allarme è lanciato dagli stessi lavoratori che colgono, a questo punto, un incontro urgente presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro alla presenza di tutti gli organismi invitati ed interessati. Il passaggio in Mobilità dei 9 era scaturito negli ultimi incontri tra i lavoratori dell’Azienda. “Il condizionale è d’obbligo dicono gli interessati – perché ufficialmente non è stata nemmeno iniziata la procedura di attivazione di questo ammortizzatore sociale. Ci siamo resi disponibili ad un confronto sereno serio e responsabile con l’azienda al fine di superare le difficoltà che normalmente esistono in queste situazioni. Purtroppo si è rilevato da parte della direzione un comportamento non responsabile, e irriguardoso dimostrando di non aver compreso il dramma dei lavoratori che perderanno il loro posto di lavoro subendo un danneggiamento economico, sociale, morale, professionale, tant’è che viene offerta loro un’indennità di compensazione pari se non inferiore ai soli buoni pasto che i lavoratori perderebbero in caso di messa in mobilità. Evidentemente per l’azienda l’operazione è così superficiale e insignificante dal ritenere inutile tutti gli adempimenti obbligatori prima dell’attuazione della procedura di mobilità tra i quali l’incontro all’ufficio provinciale del lavoro per discutere dei piani industriali e della possibilità di evitare la perdita dei posti di lavoro”. Il piano industriale, segreto se esiste, inutile se lo conosce solo l’azienda, pericoloso se non lo capisce, ma secondo noi più semplicemente sconosciuto”. I “nove” si rivolgono al Prefetto chiedendo la massima attenzione per evitare che l’esasperazione di tutti i lavoratori porti a gravi problemi di ordine pubblico; ai sindaci e ai parlamentari della Provincia, perché ribadiscano la loro disponibilità per tutelare i posti di lavoro che sono continuamente cancellati da aziende che nel sud non hanno alcun interesse se non lo sfruttamento economico del territorio e dei lavoratori; alle organizzazioni affinché si adoperino acchè “la trasformazione da un problema locale il dramma della futura perdita di 29/30 posti di lavoro ad una vertenza vera e propria, la vertenza Conad coinvolgendo tutti i lavoratori della Provincia chiamandoli a ribadire l’impegno alla salvaguardia dei posti di lavoro”.
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