Attualità
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24/05/2025 03:22

Modica, giochi di potere e vendette politiche oscurano l’estate

di Gabriele Giannone

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Modica – Un emendamento alla legge regionale 30 gennaio 2025, numero 3, riguardante il marketing territoriale e in particolare l’organizzazione delle manifestazioni “Scenari 2025 Modica Summer Fest” e “Replay Music Festival”, ha riacceso vecchi rancori e messo in luce dinamiche politiche che nulla hanno a che fare con l’interesse della comunità.
La modifica, proposta e spinta da Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica e oggi legislatore, impone che i 150 mila euro stanziati dalla Regione per gli eventi estivi siano utilizzati esclusivamente per manifestazioni all’interno del centro storico, nella zona A del Piano Regolatore Generale. Una scelta tutt’altro che tecnica, che esclude di fatto Marina di Modica come sede degli eventi, negando a quella parte di territorio – e ai suoi residenti – la possibilità di beneficiare della visibilità e della vitalità che queste manifestazioni avrebbero portato.
Un’atto che suona come un dispetto politico, una “penna galeotta” mossa più dal risentimento personale che da una visione strategica per il bene della città. Ignazio Abbate, infatti, sembra rispondere a un torto mai digerito: il tradimento politico da parte dell’attuale sindaco Maria Monisteri, un tempo sua alleata e oggi guida di una coalizione che ha preso le distanze dall’ex primo cittadino.
Con questa mossa, Abbate mostra i muscoli e tenta di riaffermare la propria egemonia politica. Al di là dei giochi di potere e delle faide personali, a perdere è la città, che si vede sottrarre un’occasione di promozione e aggregazione in una delle sue aree più frequentate nel periodo estivo.
Il sindaco Monisteri, dal canto suo, incassa e preferisce tacere. Un silenzio destinato ad interrompersi, però, da un momento all’altro.
Il centro storico è il cuore identitario della città, ma Marina di Modica rappresenta il volto moderno e turistico di Modica e lo sanno bene sia Abbate che la Monisteri. Escludere Marina di Modica dagli eventi estivi equivale a depotenziare una risorsa strategica, limitare l’indotto economico per operatori e commercianti.
La politica locale si ripiega su sé stessa, dimostrando ancora una volta come i personalismi possano avere un prezzo alto.