di Redazione
Stipendi in ritardo, «Multiservizi» in arretrato e con un contenzioso di oltre due milioni con l’amministrazione, decreti ingiuntivi a ritmo quotidiano, debiti con Scicli e Ragusa, crediti che non si riscuotono. Il centrosinistra attacca a testa bassa sul bilancio consuntivo ma la maggioranza fa orecchio da mercante; il documento finanziario passa e lo scenario dell’assessore al bilancio Carmelo Drago ha toni molto meno accesi.
Nell’aula consiliare ad ammonire amministrazione, maggioranza e opposizione ci sono una ventina di dipendenti della «Multiservizi» che non riscuotono lo stipendio da due mesi e che dichiarano la loro impotenza: «Non riusciamo ad andare avanti, la nostra è una protesta civile, ma servirà?», si chiedono. Per loro arriva la consolazione del pagamento di uno stipendio già questa settimana, annunciato dall’assessore Drago.
La questione del bilancio di palazzo San Domenico, al di là delle cifre snocciolate dall’assessore Drago e contestate dal centrosinistra sta tutta nella iscrizione nei vari capitoli di bilancio di somme che non sono immediatamente esigibili o, forse, non lo saranno mai. È il caso del fitto del palazzo di Giustizia, iscritto per quasi otto milioni di euro, ma di cui non si hanno notizie. Altro nodo irrisolto del bilancio modicano sono i tributi arretrati iscritti a ruolo ma di difficile esigibilità; pesano naturalmente anche i ritardi nei trasferimenti di Stato e Regione che stringono in un morsa l’ente e lo obbligano a rinviare i pagamenti.
Ecco allora che creditori pubblici e privati, esasperati per i ritardi, ricorrono ai decreti ingiuntivi che puntualmente sono riconosciuti legittimi e quindi liquidati con danno che si aggiunge a danno visto che si deve non solo pagare la somma dovuta ma anche gli interessi e gli onorari per i commissari ad acta e le spese legali.
L’assessore al bilancio intravede, tuttavia, degli spiragli che lo spingono a pensare in modo ottimistico: «La tendenza sta cambiando perché – ha affermato in aula l’assessore Drago – quest’anno abbiamo realizzato un attivo di 300 mila euro, frutto di una lotta seria all’evasione, di controlli puntuali, di uffici che funzionano. Siamo sempre meno dipendenti dai trasferimenti statali e abbiamo aumentato la nostra autonomia finanziaria. Cosa non secondaria abbiamo rispettato il patto di stabilità».
L’assessore non convince i consiglieri Nino Cerruto, Vincenzo Giannone Vito D’Antona, Salvador Avola che attaccano a tutto spiano. I titolari dei box al mercato ortofrutticolo non pagano da anni, le società che utilizzano le strutture sportive non versano il canone di affitto, i pagamenti dei fornitori procedono, secondo i consiglieri dei gruppi di opposizione, in modo clientelare e non cronologico. «Abbiamo recuperato tributi per quattro milioni di arretrati – ha ribattuto Drago – e dopo tutto la città ci ha premiato. Le posizioni del centrosinistra sono perdenti e loro non lo hanno ancora capito».
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