Cultura
|
12/07/2010 19:21

Modica nell’Ottocento, svelato il plastico

"La Venezia del Sud"

di Giorgio Buscema

Modica – Cerimonia di presentazione del plastico raffigurante Modica alla metà del secolo XIX al palazzo della Cultura.

L’iniziativa è stata promossa dal Centro Studi sulla Contea di Modica ed è stato il presidente Paolo Failla a presiedere i lavori, illustrando vari particolari dell’opera, che rimarrà fruibile fino a tutto luglio nella sala delle esposizioni del Palacultura, nonché le varie fasi dell’iter.

Tutto ciò partendo dalla predisposizione di un apposito bando di concorso a carattere nazionale che ha portato alla designazione dell’architetto Luca Piazza di Venezia. Il professionista è risultato appunto il vincitore ed è stato quindi incaricato della realizzazione.
A seguire, dopo il presidente Failla, sono intervenuti il presidente onorario del Centro ed ex assessore alla Cultura, Giorgio Cavallo, che ha fatto una dettagliata e interessante ricostruzione storica dell’epoca a cui si riferisce il plastico. Dettagli sull’opera sono stati forniti quindi dall’autore, dopo di che ci sono stati dei brevi indirizzi di saluto del sindaco Antonello Buscema e dell’assessore provinciale Enzo Cavallo, che rappresentava il presidente Franco Antoci, impegnato altrove per motivi istituzionali.
Nella sala mostre c’è stata quindi la scopertura del plastico da parte della vice presidente del Centro studi sulla Contea, Gina Ottaviano Ricca, alla presenza delle autorità e di un folto pubblico. Il lavoro dell’architetto Piazza riguarda l’assetto orografico ed urbanistico dell’abitato della città, gravitante sui torrenti Janni Mauro, Pozzo dei Pruni e Moticano, nella condizione in cui si trovava nell’arco di tempo che separa le due grandi alluvioni che danneggiarono la città nel suo centro storico, quella del 1833 e l’altra più recente del 26 settembre 1902, quando gli alvei di tali torrenti non erano stati ancora coperti, dando corpo al corso Umberto e alla via Marchesa Tedeschi.
In risalto i numerosi ponti che univano le strade adiacenti ai torrenti, che per la loro caratteristica e la collocazione paesaggistica fecero sì che molti viaggiatori e i collaboratori della famosa Enciclopedia Treccani accostassero la struttura urbanistica di Modica a quella di Venezia. Particolari questi che oggi non è possibile più notare.