Attualità
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16/02/2010 18:11

Modica? Primitiva e pistolera. Lo dice la Padania

"Incapaci di capire e governare"

di Gds

Modica – “Sicilia primitiva e pistolera”. Questo era il titolo. “Incapaci di capire e governare”, occhiello. “Modica approva: sparare sui randagi è lecito”, sommario. Il riferimento è alla mozione approvata in consiglio comunale sui cani pericolosi. E l’opera di demolizione di una città e di un’intera Isola è compiuta, un delitto perfetto. Stefania Piazzo, firma de La Padania, così ha celebrato sul quotidiano di domenica scorsa una sorta di processo senza contraddittorio dinanzi al Tribunale speciale del Nord che condanna il Sud. L’amministrazione comunale di Modica valuta la possibilità di un’azione legale contro il giornale.

 

Ecco l’articolo de La Padania:

Incapaci di capire e governare

Sicilia primitiva e pistolera

Modica approva: sparare sui randagi è lecito

Il Consiglio comunale di Modica approva: abbattimento dei cani randagi pericolosi.

Cara Sicilia, posso dirti una cosa? Sparati tu un po’ di civiltà nel cervello da quanto sei ignorante. Davvero, Sicilietta, non ce la puoi fare. Spari. Minacci. Maltratti. Davvero i sindaci e le tue asl siciliane sono incapaci di costruire un canile, di avere veterinari con la voglia di sterilizzare. E amministratori educati a governare. La civiltà del rispetto degli animali non ti entra in testa. Sicilia, chiediamo noi l’abbattimento immediato, tramite rimozione forzata, dei tuoi sindaci e dei tuoi amministratori grandemente, gravemente ignoranti. Ti autoassolvi dall’omesso controllo veterinario e di salute pubblica del territorio, dal rischio di omicidio colposo ordinando una strage. Non è reato l’animalicidio? Articolo 544 bis del codice penale. D’altra parte, con mezza isola commissariata per incapacità di chiudere e presentare un bilancio, si può pretendere che tu sappia trattare un cane come essere meritevole di rispetto e dotato di diritti? Macché, si fa prima a sparargli. Ma sparati tu Modica l’educazione in testa. Senza dirti che fine deve fare l’emendamento. Dopo il dramma dello scorso anno, con un bambino morto nelle stesse terre perché vittima di un attacco di un cane randagio, dopo che un prefetto particolarmente illuminato aveva concesso un piano sommario di abbattimento di tutti i cani in circolazione, dopo che il ministro Maroni erano intervenuto, su diretta chiamata del sottosegretario Martini, a fermare l’illegale far west (e a spostare, qualche mese dopo, sua evoluta eccellenza), sembrava che qualcosa si muovesse, dalle parti di Modica e Scicli. Arrivarono anche prefetto e sindaco di Ragusa dal sottosegretario a dire: «Non occuparti della nostra sanità, tu non sai chi siamo noi». Un avvertimento. E adesso sparate, puntate bene. Prima dovete far fuori noi, poi i cani.

Stefania Piazzo