Attualità
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13/05/2008 21:42

Modica, verso il candidato unitario

di Redazione

Enzo Cavallo, Giovanni Scucces, Enzo Scarso. Tre nomi per un unico ruolo, quello di candidato unitario del centrodestra modicano. Una unità che, seppur non ancora ufficializzata, è sostanzialmente già stata raggiunta. L’Mpa infatti deve ancora sciogliere le ultime riserve ma difficilmente da Raffaele Lombardo potrà arrivare il “placet” ad una eventuale corsa solitaria contro l’asse Pdl-Udc. A sancire questa “unità” è anche lo stesso nome di Enzo Scarso che, già da tempo, aveva dato la propria disponibilità alla candidatura, solo nel caso in cui vi fosse l’intera coalizione di centrodestra a supporto. Dunque il nome del presidente del consiglio comunale si aggiunge a quelli proposti da Udc e Pdl. Una lotta a tre che vede per ciascuno dei candidati dei “pro” e dei “contro”. E’ evidente che la scelta del candidato unitario nella Contea deriva dalla definizione degli equilibri provinciali. E proprio questi potrebbero “nuocere” a Giovanni Scucces, che potrebbe pagare il fatto di essere la proposta di un Pdl che ha già la candidatura unitaria a Comiso (Peppe Alfano) ed a Scicli (Giovanni Venticinque). L’elemento a “pro” di Scucces è l’avere già avviato la campagna elettorale e di avere già pronto anche l’eventuale simbolo della lista “Scucces sindaco”. Non è ancora in campagna elettorale ma avrebbe già ricevuto parecchi plausi e “pacche sulla spalla”, l’attuale assessore provinciale allo sviluppo economico Enzo Cavallo, il quale potrebbe contare non solo sulla sua esperienza di vertice sindacale nella contrattazione con i rappresentanti dei lavoratori a più livelli, ma anche sull’esperienza amministrativa riconosciutagli. I “contro” della candidatura Cavallo riguardano l’appartenenza ad un partito, l’Udc, che non soltanto ha già avuto appannaggio la poltrona di Sindaco per gli ultimi sei anni, ma ha anche determinato, con le dimissioni di Torchi, il ritorno alle urne dopo solo otto mesi. Enzo Scarso dalla sua ha il segno della continuità amministrativa, dopo che per due legislature è stato a capo del consiglio comunale e conosce dunque assai bene i principali punti nevralgici affrontati in questi anni, dal bilancio al Prg, dalle tasse alle scelta anche impopolari. Scarso però potrebbe pagare i “numeri” del Movimento per l’Autonomia che in città di certo non permettono ai rappresentanti autonomisti di battere i pugni sul tavolo delle trattative. Salvo che non arrivi dall’alto una indicazione in tal senso. In città è intanto scattato il toto-candidature. C’è chi scommette su Scucces, chi punta su Cavallo e chi su Scarso. Nelle prossime ore, dall’incontro tra Nino Minardo, Peppe Drago e Riccardo Minardo, se ne saprà qualcosa in più.

Giorgio Caruso