Cultura
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03/09/2007 09:36

Mosaico musicale tra pezzi d’arte e testimonianze del passato

di Redazione

Tra le grandi teche che contengono gli oggetti della mostra Antiche mense a Siracusa, al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, nell’ambito dell’iniziativa Notti di Mezza Estate promossa dall’Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana che prevede una apertura serale straordinaria di musei e siti archeologici in tutta la Sicilia, l’Associazione The Entertainer ha organizzato il concerto dei Musaika (Sandro Maccarrone alla chitarra e Stefania Patanè alla voce e alle percussioni).

In linea con la filosofia The Entertainer che porta la musica in luoghi d’arte, l’iniziativa regionale ha visto l’adesione dell’Associazione sabato 1 settembre con uno spettacolo intitolato Musiche del Sud.

I Musaika hanno infatti tessuto insieme i fili di musiche provenienti dal Sud del mondo alternando le sonorità delle diverse zone geografiche e dei diversi generi musicali.

Il viaggio ha avuto inizio dalla Sicilia con Nicuzza ed ha poi toccato le coste del

Brasile con Tango (versao em portugues) di Ryuichi Sakamoto e Paula Morelenbaum, Pop wu wei di Gilberto Gil, Querelas do Brasil di Mauricío Trapajós e Aldir Blanco, Quem te viu quem te ve di Chico Buarque.

Ha lambito Lisbona e il Portogallo grazie ad Oxala, fado moderno composto da Jorge Fernando, e Barco negro, fado della tradizione composto da David Mourão – Ferreira, Piratini e Caco Velho che apparteneva al repertorio di Amalia Rodriguez. Ed ha sfiorato nuovamente l’America Latina con Maxixe del paraguayano Augustin Barrios e La Tarde del cubano Sindo Garay.

L’approdo in Italia è stata la musica di un cantautore: Pezzi di vetro di Francesco De Gregori.

E rotta ancora in direzione Sicilia.

La Sicilia della tradizione di Vitti na crozza proposta con un nuovo arrangiamento; la Sicilia tra tradizione e originalità di Ciù di ciuri che ha il testo di Ciuri ciuri, ma la musica composta da Maccarrone e dalla Patanè; la Sicilia originale e nuova di Vocanzicula e Nannè, composte in dialetto da Sandro Maccarrone.

Un viaggio dunque, o un mosaico, così come suggerito dal nome del duo, di emozioni ed echi provenienti dal Sud, dai Sud, in cui amore, malinconia, struggimento, drammaticità stemperata da un sorriso ed altre sfumature dal sapore meridionale sono state magistralmente tradotte in voce e note.