di Redazione

In mostra, alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento dal 28 marzo, saranno così una trentina di sculture in legno (mogano e pioppo multistrato) e in polimetacrilato colorato (la fortunata e pionieristica intuizione di Genovese), tre quadri e una serie di disegni e progetti a rilievo realizzati fra il 1962 e il 1979 e in prestito alle Fam dalla collezione privata degli eredi (i figli Manlio e Pino, quest’ultimo raffinato ”interlocutore” di paesaggi con installazioni di Land Art), collezionisti privati e da enti pubblici, come il Comune di Anzio. Le opere di Genovese, tra l’altro, sono state acquisite o donate a musei civici e privati. Dopo i temi astratti della prima produzione, Genovese si è spostato lentamente su posizioni formalmente più tradizionali, con sculture che, sin dal nome, evocano le figure della grecità e del mito Dorico, Demetra, Ellenica, Pan proprio mentre i suoi contemporanei cedono alla dissoluzione della forma. ”Un andamento controcorrente evidenzia il curatore Meneguzzo quello di Genovese, certamente legittimo ma che forse gli ha alienato l’attenzione dei novatori, senza spingerlo nel novero dei custodi della tradizione”. Alla mostra di Rocco Genovese alle Fam di Agrigento, organizzata dall’associazione ‘Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento’, è dedicato un catalogo (Silvana Editoriale) con il saggio del curatore Marco Meneguzzo, docente dell’Accademia di Brera a Milano e una raccolta di interventi critici. L’evento, che ha il patrocinio del Comune di Agrigento, è sostenuto da sponsor privati quali ‘Elenka’, ‘Benessere & Bellessere’ e ‘Nuova Sport Car’. Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20. Chiusi i lunedì, compreso quello di Pasqua. Le Fam agrigentine saranno invece aperte nei seguenti ‘rossi’ di calendario: la Domenica di Pasqua, 20 aprile, il 25 aprile ed il 1° maggio. L’ingresso alla mostra di Rocco Genovese è gratuito.
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