Repertorio mariano e non
di Irene Savasta

Chiaramonte Gulfi – Tutte le musiche e i canti tradizionali di Chiaramonte sono stati finalmente raccolti in un volume e messi a disposizione di chiunque voglia consultarli: questo lo scopo del libro curato da padre Giuseppe Burrafato, rettore del Santuario di Maria SS. di Gulfi e da Giovanni D’Avola, musicista autodidatta, edito dalla parrocchia e dal Santuario stesso. Il libro s’intitola: “Raccolta del repertorio tradizionale di tutte le musiche dedicate a Maria SS. di Gulfi”. Nonostante il titolo faccia esplicito riferimento alla Vergine di Gulfi, però, le partiture in esso contenute riguardano tutto il repertorio musicale mariano e non: dal novenario per la Madonna di Gulfi e delle Grazie, alla quindicina d’agosto, dalle musiche sacre della Settimana Santa fino ai canti in onore di San Vito, San Giovanni e San Salvatore. Insomma, si tratta di una vera e propria “summa” di tutta la musica tradizionale chiaramontana conosciuta, un modo per salvarla dal feroce scorrere del tempo e dall’inesorabile oblio. Parte delle musiche sono state donate dal mastro Giovanni Catanzaro mentre altre musiche sono state trascritte ex novo: “Mi sono occupato di trascrivere tutte le musiche di cui non si hanno gli spartiti. Alcuni sono ancora esistenti però si trovano in mano a privati”, spiega Giovanni D’Avola. Le partiture raccolte coprono un arco temporale compreso fra il 1800 e tutto il 1900 fino ai giorni nostri. I canti più tradizionali risalgono agli anni ’50 e sono ancora oggi molto conosciuti e vengono eseguiti dalle corali chiaramontane. Tantissimi i compositori, alcuni dei quali rimasti ignoti, altri provenienti da fuori Provincia: oltre ai noti Corsini, Nobile e Bonafede, alcune musiche sono state composte da Giorgio Vigone e Generoso Sansone. Spesso, infatti, accadeva che i committenti chiedevano a noti musicisti di comporre canti liturgici poco prima delle feste. Il libro è stato donato a tutte le chiese di Chiaramonte, in curia, all’archivio diocesano, al Comune e alla biblioteca ed è a disposizione di chiunque voglia consultarlo. Ma Giovanni D’Avola è andato oltre la trascrizione e la raccolta di spartiti: in occasione del novenario della Madonna delle Grazie, infatti, il musicista autodidatta ha deciso di comporre un inno in onore della Vergine dal titolo “Ave, Maria delle Grazie”, che è stato eseguito per la prima volta in questi giorni, subito dopo la fine delle celebrazioni eucaristiche. D’Avola, spiega: “Occupandomi del libro mi sono accorto che c’era poca musica in onore di Maria SS. delle Grazie. Così, ho deciso di comporre io stesso un inno ad hoc costituito da quattro strofe e che racconta la leggenda della fonte miracolosa e tutta la storia della Madonna delle Grazie secondo la tradizione”.
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