di Redazione

PALERMO, 15 APR La Corte d’Assise d’appello di
Palermo ha confermato la condanna a trent’anni inflitta in primo
grado, il 13 febbraio 2015, al somalo Mouhamud Elmi Muhdin.
L’africano era uno degli scafisti dell’imbarcazione carica di
migranti affondata il 3 ottobre 2013 davanti alle coste di
Lampedusa. Il naufragio costò la vita almeno a 366 persone.
Muhdin venne riconosciuto dai superstiti del naufragio nel
centro di accoglienza dell’isola.
Era accusato di tratta di esseri umani, associazione per
delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina e violenza sessuale. L’inchiesta venne condotta
aggiunto Maurizio Scalia e dal pm Gery Ferrara. “La conferma
della condanna dice la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini
fa giustizia almeno della crudeltà mostrata da Muhdin nei
confronti dei giovani eritrei che ha sequestrato nel deserto,
delle torture inflitte agli uomini e degli stupri commessi sulle
donne”.
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