Tirrenia spa, che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, dice di non avere mai contrattato il conferimento di Scicli e Modica con Gianni Vindigni
di Redazione

Ragusa – Fumata nera.
Anzi, terza fumata nera. Nerissima.
Tutto rinviato a lunedì prossimo, quando il tavolo dei sindaci iblei tornerà a riunirsi alla Provincia alla presenza del presidente Ato Ambiente Gianni Vindigni per decidere sull’emergenza rifiuti.
La riapertura della discarica di San Biagio a Scicli è un auspicio del presidente Ato Vindigni e del sindaco di Ragusa Dipasquale (ma anche Modica tifa per la riapertura di Scicli, discarica più vicina rispetto a Vittoria), ma ci sono due ostacoli: sette giorni non bastano per mettere in sicurezza la discarica San Biagio, in verità non ne bastano neanche dieci, o quindici, o venti.
Nè bastano 400 mila euro per la messa in sicurezza, soldi che avrebbero dovuto tirar fuori i Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo.
Ma ci sono altre due notizie clamorose.
La prima è che la Tirrenia Ambiente Spa, che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea a Messina, dice di non avere mai contrattato il conferimento di Scicli e Modica con Gianni Vindigni.
Attualmente, la discarica di Messina non è in grado di abbancare i rifiuti di Modica e Scicli.
E se anche lo fosse, dice la Tirrenia Ambiente Spa, il presidente Vindigni dovrebbe prestare adeguate e cospicue fideiussioni bancarie per garantire la propria affidabilità economica.
Insomma, la minaccia di portare Modica e Scicli a conferire a Messina è un’arma spuntata, se mai non fosse stato chiaro.
Gli unici, e ultimi contatti tra Tirrenia Ambienet Spa e Gianni Vindigni risalgono a marzo.
Ma c’è un altro fatto clamoroso, di cui nessuno parla.
Non solo non è possibile riaprire la terza vasca di San Biagio (i tecnici dell’Arpa ieri sono rimasti sconcertati delle condizioni in cui versa la discarica e la messa in sicurezza sarà lunga e costosa, molto costosa), ma la costruzione di una quarta vasca a San Biagio è nel libro dei sogni.
L’Ato Ambiente deve occuparsi infatti della progettazione di massima della quarta vasca (e in due anni non è riuscita a farlo), poi la progettazione esecutiva deve essere affidata (in quanto appalto di importo considerevole) tramite gara a evidenza europea.
Affidato l’incarico di progettazione tramite gara, il progettista dovrà fare gli esecutivi, e poi si dovrà fare la gara per realizzare la quarta vasca, che, se tutto va bene, vedrebbe la luce solo fra un paio d’anni.
Nè Scicli, nè Messina, quindi.
L’unica discarica possibile per Modica e Scicli resta quella di Ragusa.
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