di Redazione
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Siracusa – La Corte d’Assise di Siracusa ha deciso di chiamare quale teste del processo contro Hilaire Adrien Ballestra, 64 anni, a conosciuto a Scicli come Ilario, francese di origine, il maresciallo dei carabinieri Allegra che nel 1990 era comandante della stazione di Donnalucata il quale dovrà dire su una sua relazione riguardante un duplice tentato suicidio che all’epoca avrebbe interessato l’imputatoe la compagna Elisa Riccio, 85 anni.
Ballestra, difeso dall’avvocato Bartolo Iacono, è accusato di avere ucciso a Donnalucata, lo scorso 31 luglio, la Riccio, con la quale viveva da 45 anni. I magistrati hanno escusso l’assistente domiciliare alla quale il giorno prima la donna aveva inviato un messaggio vocale invitandola a non recarsi nella sua casa il giorno dopo perchè aveva in programma una gita ad Agrigento. “Obiettivamente – ha spiegato la testa – questa motivazione non mi convinse perchè sapevo le difficoltà economiche della coppia che viveva di stenti. La Riccio era molto riservata, non usciva quasi mai di casa”. Un altro teste escusso è stato il luogotenente dei carabinieri Scalone che svolse le indagini scientifico-legali e che ha raccontato lo stato dei luoghi. Le difficoltà per andare avanti sarebbero state le cause che spinsero Ilario ad uccidere l’amata compagna di una vita, soffocandola con un cuscino. L’uomo aveva raccontato ai carabinieri di un accordo secondo il quale dopo avere ucciso la donna avrebbe dovuto suicidarsi a sua volta, cosa che non gli riuscì, probabilmente per mancanza di coraggio. Il medico legale, Giuseppe Algieri, nell’ immediatezza aveva accertato che la donna era deceduta per soffocamento da cuscino e, quindi, per sopraggiunte conseguenze cardiache. Ballestra aveva tentato di tagliarsi le vene ma non c’era riuscito. Era stato lui stesso a chiamare i carabinieri.
Ballestra, difeso dall’avvocato Bartolo Iacono, è accusato di avere ucciso a Donnalucata, lo scorso 31 luglio, la Riccio, con la quale viveva da 45 anni. I magistrati hanno escusso l’assistente domiciliare alla quale il giorno prima la donna aveva inviato un messaggio vocale invitandola a non recarsi nella sua casa il giorno dopo perchè aveva in programma una gita ad Agrigento. “Obiettivamente – ha spiegato la testa – questa motivazione non mi convinse perchè sapevo le difficoltà economiche della coppia che viveva di stenti. La Riccio era molto riservata, non usciva quasi mai di casa”. Un altro teste escusso è stato il luogotenente dei carabinieri Scalone che svolse le indagini scientifico-legali e che ha raccontato lo stato dei luoghi. Le difficoltà per andare avanti sarebbero state le cause che spinsero Ilario ad uccidere l’amata compagna di una vita, soffocandola con un cuscino. L’uomo aveva raccontato ai carabinieri di un accordo secondo il quale dopo avere ucciso la donna avrebbe dovuto suicidarsi a sua volta, cosa che non gli riuscì, probabilmente per mancanza di coraggio. Il medico legale, Giuseppe Algieri, nell’ immediatezza aveva accertato che la donna era deceduta per soffocamento da cuscino e, quindi, per sopraggiunte conseguenze cardiache. Ballestra aveva tentato di tagliarsi le vene ma non c’era riuscito. Era stato lui stesso a chiamare i carabinieri.
Saro Cannizzaro
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