di Redazione
Tra i 131 morti carbonizzati nell’Australia sud-orientale c’è anche un cittadino ibleo, Pietro Avola di 67 anni, originario di Giarratana, da dove era partito nel 1957. Avola è stato ritrovato dai soccorritori, oramai esanime, per il forte fumo che si era sprigionato nell’aria nello stato di Vittoria, il più colpito dalla catastrofe. La moglie, fortunatamente, è riuscita a mettersi in salvo. Pietro Avola gestiva un’azienda agricola insieme alla moglie Mary.
Le fiamme alimentate dal forte vento hanno letteralmente inghiottito l’azienda e l’abitazione annessa costruite in legno. I coniugi Avola, secondo una prima sommaria ricostruzione, si sono allontanati su due auto.
“Una persona straordinaria – racconta visibilmente commosso, Mattia Giaquinta, ex assessore di Giarratana – molto legato alle proprie origini e alla nostra comunità. Lo scorso anno ha voluto essere presente alla tradizionale festa di San Bartolomeo per incontrare gli amici di sempre, i cittadini sparsi nel mondo. Pietro era una grande lavoratore, legato alla sua famiglia e alla terra d’origine. In occasione della nostra visita in Australia, nel ’95, abbiamo apprezzato il lavoro e i sacrifici profusi da Pietro. La comunità giarratanese – conclude Mattia Giaquinta – piange un proprio figlio che ha cercato di fare fortuna in una terra amica”.
Telenova
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