Si chiama Villa Luz
di Redazione
Chiaramonte Gulfi – Si chiama Villa Luz, sorge all’interno della pineta di Chiaramonte Gulfi ed è un intervento di bioedilizia che si integra con l’ambiente, assecondandone la natura.
Il lotto in cui oggi sorge la villa era in precedenza occupato da un rudere. Il progetto di Villa Luz riutilizza la cubatura dell’edificio preesistente demolito utilizzando doghe in larice come rivestimento degli esterni, il tetto giardino, elementi rivestiti in pietra e muri a secco.
Per una migliore integrazione col contesto, la copertura è stata attrezzata per ospitare la piantumazione di essenze arboree che contribuiscono al benessere termico dell’edificio.
Realizzata con struttura in legno a telaio, su platea in cemento armato, la villa si compone di due blocchi distinti: zona notte e zona giorno, posti a due quote diverse in modo da assecondare la pendenza del terreno e non alterare l’orografia del luogo.
Il legno è uno dei materiali più ampiamente utilizzati negli interni. La zona notte può essere completamente chiusa tramite oscuranti dogati e diventare un volume puro in legno.
Tutte le aperture sono state pensate per privilegiare le viste verso il paesaggio: il mare di Gela, la città di Chiaramonte Gulfi e la pineta. Una grande terrazza con affaccio sulla zona piscina consente di godere all’aperto dei cicli naturali. La piscina si innesta nel contesto seguendo il terrazzamento già esistente.
Nelle aree limitrofe all’edificio sono piantumate essenze autoctone, così da favorire la ricrescita spontanea di essenze locali.
Il progetto è stato firmato dall’architetto Giovanni Gatto.
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